4 aprile 2008

Il vecchio


Ieri, come preannunciato, siamo andate in passeggiata non nel parco dove speravo ma nel paese, che pure essendo piccolo è ben progettato in quanto ha molti spazi verdi con giorstrine per i bambini.
Il tempo si è rannuvolato e spirava un'arietta per niente calda, così Francesca ha pensato bene di addormentarsi per placare la noia di un paesaggio non formidabile e con pochi bimbi schiamazzanti in quella zona.
Tornando verso casa mi imbatto nel prete, che mi ha rifatto le solite domande, io cortesemente ho risposto e appena ho potuto mi sono allontanata in quanto la sua fiatella da vino era insopportabile! (Poi non si ricorda dei nuovi paesani, per forza!)
Tanto alla mia unica domanda "quando possiamo battezzare la piccola?" se ne esce sempre con "Eh c'è tempo, venite un giorno che ci mettiamo d'accordo..." e tu rimani sempre là con un palmo di naso, continui ad andare e a ricevere sempre la stessa risposta... Tanto che pensi: forse è meglio cambiare parrocchia.
Così, in fuga dal prete ubriaco che cominciava a fare troppi complimenti sulla bellezza di bimba e mamma, mi sono imbattuta nel vecchietto che sta di fianco al nostro condominio... La sua casa è vecchiotta e non dipinta, ma mi piace perchè ha le persiane azzurrissime, ha un annesso dove si vedono tutti quei vecchi attrezzi che c'erano nella nostra prima casa, infine ha le galline e altri animali che gironzolano felici all'aperto in quel piccolo confuso giardinetto!
Lo guardo, mi guarda... saluto e sorrido, ricambia sorridente anche lui e poi aggiunge: "Tanto non ho più paura, ormai..." io di rimando gli dico "Bene! Arrivederci!"
E da lì non ho fatto altro che pensare e ripensare a quella frase, enigmatica e piena di significati.
Chissà cosa intendeva lui... Io l'ho trovata un'uscita fantastica... se non c'è paura c'è solo amore.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Dyda,purtroppo questi preti non riescono a riempire le chiese se non per abitudine....affidati al ns grande Don Eraldo,ti sei dimenticata di quanto spirituale sia? mi ritengo fortunato di averlo incontrato nel mio percorso e con lui condivido tante cose,oltre alla bella musica che lui sa apprezzare,lui mi accetta cosi come sono,anche se in chiesa ci vado pochissimo, anche se, anche se,mai domande,solo piacevoli dialoghi....penso tu lo abbia conosciuto. Ti abbraccio e a presto, leggo sempore volentieri ciò che scrivi, e imparo sempre qualcosa, grazie !!
denis

Dyda ha detto...

Caro Denis!
Non ho certo dimenticato il mio Don! (Tutto quello che ho cantato per lui e nostro Signore...)
Non so proprio cosa ci sia da imparare, ma sono felice che passi a trovarmi virtualmente in questo spazio.
Nessuno può insegnare, possiamo solo ricordarci qualcosa che avevamo scordato :-)
Baci felice weekend!
Gia

Anonimo ha detto...

ma come......cè sempre da imparare,da tutti, da giovani come te che si specchia in questi spazi,sai personalmente ho sempre avuto tanti amici,proprio perchè mi sono sempre sforzato di imparare qualcosa da loro.Ricordi quando avevo il pensatoio?bella esperienza quella,penso sia stata una delle più belle della mia intera vita,tutti ragazzi giovani,e sai quanto ho imparato?tantissimo,non mi sono mai posto,e non mi pongo mai al di sopra di qualcuno,sopratutto con i giovani,solo cosi sono riuscito ad aiutare qualcuno,ho ancora tantissimi contatti con divcerse persone che frequentavano quel posto,come ne ho con le persone assistite durante gli anni di volontariato....ma sempre e solo perchè mi sono posto nella posizione di "imparare" e mai in quella di "insegnare"...sembra sciocco ciò che ti sto dicendo,ma è cosi cara amica...non accedo a questo blog per curiosità,ma solo per ascoltarti con il cuore...ed imparo, continuo ad imparare....
papà tuo che mi conosce profondamente, sa che ciò che ti sto dicendo è vero....non sapevo nemmeno che esistessero queste cose...
spero poterti rivedere presto,nel frattempo ti ringrazio e ti abbraccio in divina amicizia
denis