31 marzo 2008

Pensieri confusi

Gina Giuliano - Amore Odio
ATTO PRIMO

Che bel fine settimana!
Ieri sera una notizia proprio gioiosa mi ha riempito l'animo di felicità!
I miei compari si sposano! Sono quasi emozionata.
Io non sono una cattolica praticante, in molti casi mi trovo a pensare molto diversamente dalla chiesa, tanto da chiedermi se sono o meno cristiana, ma non è questo il punto, la convivenza di due persone è da approvare e incoraggiare, ma il matrimonio (in qualsiasi forma venga celebrato) è per me la maggiore assunzione di responsabilità di una coppia verso il mondo intero.
Quando due persone decidono di formare una famiglia stabile, fondata sul loro amore, e lo fanno ufficialmente, penso che si elevino un po'... si aiutano a tagliare cordoni ombelicali (o almeno così dovrebbe essere) e iniziano il cammino nella propria indipendenza.
Con questo non denigro chi decide di convivere e basta, ma secondo me restano un po' in un limbo pericoloso, con questo pensiero un po' moderno del "vediamo come va - siamo sempre in tempo a lasciarci", che secondo me è un po' triste, poi dipende molto anche dall'età e dalle esperienze vissute. Lungi da me polemiche sterili sul questo è giusto e questo no, penso che ognuno ha la propria morale e coscienza e decide per conto suo.

ATTO SECONDO

Ho un tantino il cervello intasato...
Capita che qualcuno ti metta un tarlo, che poi macina, macina, macina...
Beh, capita poi che ti metti a navigare in internet e trovi tante cose e allora non sai più dove sbattere la testa perchè pensavi di avere le idee semi-chiare e invece ti ritrovi molto più confusa/o di prima...
Succede così, all'improvviso, eri tranquilla e pensavi a quello che volevi scrivere, poi le tue dita non ti obbediscono e viene fuori dell'altro, totalmente estraneo ai tuoi pensieri e al tuo volere...
E' così che ti trovi a cominciare a scrivere un qualche cosa su "non-sai-bene-cosa" e "non-sai-bene-come", sai per certo solo che è qualcosa di complicatissimo e che tratta di cose su cui veramente non sai NULLA eppure sono uscite dalla tua penna!!!
Strabiliante... forse sono posseduta :-D ah ah ah
Il mio "desiderio" sarebbe di provare a buttare giù un racconto "fantastico" (non come ehi è fantastico! Ma come fantasioso, irreale per lo più...), ma nella mente continua a insinuarsi il pensiero che sarà una cosa allegorica, che vuole assolutamente dire dell'altro, più profondo e complesso, un po' mistico forse; è un tantino presuntuoso, penso io, visto che non so nemmeno di cosa si tratti, comunque ci provo e chissà che non vengo a scoprire cose nuove, ritrovandomi a leggere un libro che in larga parte non ho scritto io, ma lo ha fatto la mia mano...

Deliri dovuti all'ora legale???

L'ora nuova


Possiamo vedere qui sopra gli effetti del cambio ora solare-legale avvenuto nel weekend...

28 marzo 2008

Frasi altrui

"Ciascuno di noi ha un potenziale illimitato, e può influenzare la vita degli altri"
Muhammad Yunus

"Creare è dare una forma al proprio destino."
Albert Camus

"L'Eleganza è l'equilibrio fra proporzioni, emozione e sorpresa."
Valentino Garavani

"Diamo una possibilità alla natura, perchè sa il fatto suo meglio di noi."
Michel de Montaigne


"La bellezza umana è il lusso della natura"
Domenico Cieri Estrada

That's no way to say Goodbye

Ossignoreiddio finalmente ci sono riuscita!!!!!!!!!

Ormai avevo perso le speranze eh eh eh ... la mia imbranataggine tecnologica a volte è immensa...

Comunque :-D adoro questo video, a parte la chiaccherata iniziale la canzone è dolcissima e mi ha fatto scendere qualche lacrimuccia, è bella in versione originale, ma in questa versione secondo me è ancora meglio, con tutte le sue incertezze e imperfezioni.

Un tributo a Leonard Cohen e Judy Collins splendidi interpreti.

Testo e traduzione:

"I loved you in the morning, our kisses deep and warm,your hair upon the pillow like a sleepy golden storm,yes, many loved before us, I know that we are not new,in city and in forest they smiled like me and you,but now it's come to distances and both of us must try,your eyes are soft with sorrow,Hey, that's no way to say goodbye.

I'm not looking for another as I wander in my time,walk me to the corner, our steps will always rhymeyou know my love goes with you as your love stays with me,it's just the way it changes, like the shoreline and the sea,but let's not talk of love or chains and things we can't untie,your eyes are soft with sorrow,Hey, that's no way to say goodbye.

I loved you in the morning, our kisses deep and warm,your hair upon the pillow like a sleepy golden storm,yes many loved before us, I know that we are not new,in city and in forest they smiled like me and you,but let's not talk of love or chains and things we can't untie,your eyes are soft with sorrow,Hey, that's no way to say goodbye."

Hey, Non C’é Modo Di Dirsi Addio

Ti ho amato al mattino, con baci caldi e profondi i tuoi capelli sul cuscino come un placido fiume dorato. Lo so che in molti si amano come noi, ed in noi non c'è niente di nuovo nelle case, in mezzo ai boschi, sorridono come noi, ma adesso è calata la distanza, che entrambi dobbiamo patire mentre i tuoi occhi dolcemente piangono"Hey, non è un modo di dirsi addio"

Non sto cercando un'altra, mentre mi perdo nei miei pensieri raggiungimi nel mio angolo, i nostri passi faranno sempre rima, so che il mio amore sarà con te, come il tuo sarà con me dovrà soltanto cambiare, come il mare cambia la spiaggia ma non parliamo di amore o catene, o cose che non possiamo slegare mentre i tuoi occhi dolcemente piangono"Hey, non è un modo di dirsi addio"

Ti ho amato al mattino, con baci caldi e profondi i tuoi capelli sul cuscino come un placido fiume dorato lo so che in molti si amano come noi, ed in noi non c'è niente di nuovo nelle case, in mezzo ai boschi, sorridono come noi ma non parliamo di amore o catene, o cose che non possiamo slegare mentre i tuoi occhi dolcemente piangono"Hey, non è un modo di dirsi addio"

27 marzo 2008

Fine di un'altra avventura


E' terminata stasera la lettura del "Cannocchiale d'Ambra" dell'egregio Philip Pullman...
Tre libri intensi e pieni di piccole verità, profonde e un po' taciute dall'umanità.
Dispiace sempre (a me, perlomeno) separarsi dai personaggi che vivono le storie fantastiche che leggiamo, ad ogni modo rimangono sempre lì in attesa di essere ricordati, magari riletti, per vivere ancora un'emozione insieme, anche se "sai già come va a finire"...
Non pensavo davvero di trovare una storia così diversa dalle altre, appassionante e intricata, ma in modo veramente alternativo direi, è difficile da spiegare, ma credo che qualche tempo fa non avrei apprezzato così a fondo questa trilogia se prima non avessi sperimentato quello che in un certo senso davvero racconta.
Lascio qualche frase degli ultimi capitoli, magari vi viene voglia di leggere!
"... quando sarete fuori di qui, tutte le particelle che vi compongono si disgregheranno e sparpaglieranno ... non sono niente; sono parte del tutto... vi disgregherete è vero, ma sarete all'esterno, di nuovo parte di tutto ciò che vive."
"... La Polvere aveva origine quando le cose viventi diventavano consapevoli di loro stesse; ma occorreva una forma di alimentazione che la rafforzasse e la preservasse ... senza qualcosa di simile sarebbe sparita per sempre. Pensiero, fantasia, emozioni, tutto sarebbe avvizzito e volato via, lasciando soltanto un rozzo automatismo; e quel breve periodo in cui la vita era consapevole di se stessa si sarebbe esaurito come una candela in ciascuno dei miliardi di mondi in cui aveva diffuso il suo splendore."
" ... ho smesso di credere che ci fossero una forza del bene e una forza del male fuori di noi. E sono giunta alla convinzione che bene e male sono nomi per ciò che fanno le persone, non per quello che sono. La sola cosa che possiamo dire è che questa è una buona azione perchè aiuta qualcuno, o che quest'altra è cattiva perchè fa del male a qualcuno. Le persone sono troppo complesse perchè le si possa etichettare."
"... quel che mi manca di più è la sensazione di essere in contatto con l'universo intero."

Foto quotidiane dell'Infanta Imperatrice



26 marzo 2008

Paura e angoscia

Non avrei mai pensato, prima di ieri sera, che potesse accadere qualcosa di simile proprio a noi.
In verità a noi non è successo nulla, siamo solo stati testimoni, nostro malgrado, di un dramma familiare che si consumava proprio sopra le nostre teste...
Dopo una giornata serena e fitta di lavori domestici ero sdraiata in divano e avevo appena iniziato un nuovo capitolo del mio bel libro, Francy schiacciava un pisolino prima delle ultime pappe e il Generale stava davanti al pc alla ricerca della nuova attrezzatura musicale... sono le 21.
Improvvisamente la piccola si sveglia singhiozzando e dopo poco si sentono rumori dal piano di sopra, il bambino piccolo piange e di punto in bianco si sentono grida concitate"Aiuto! Aiuto! Aiutoooo!"
...
Non si può restare impassibili a una richiesta di aiuto tanto disperata, mi fiondo nel pianerottolo, mio marito ha la piccola in braccio perciò vado io, salgo le scale e tutte le altre famiglie fanno lo stesso. Mi fermo a metà della seconda rampa, quel tanto che basta per vedere una donna con un bambino in braccio che piange, strattonata dal marito, mentre urla "Aiuto! Mi picchia davanti al bambino, è pazzo!"
Rimango pietrificata. Le mani davanti alla bocca spalancata, incapace di muovermi, di parlare, quasi di respirare...
Loro litigano per le chiavi di casa, lei lo sta sbattendo fuori, intanto salgono gli uomini per cercare di capire qualcosa, per calmare le acque, ma a quel punto lui inizia ad inveire contro i dirimpettai e si lanciano in una lite senza senso, mentre una signora piange e mormora "non si può vivere così..." un inferno.

Io mi riscuoto e tremante torno nel mio appartamento, chiudiamo la porta, lasciamo che finiscano di discutere e lui se ne vada.
Pochi minuti di follia, per provare una paura mai conosciuta, un senso di angoscia profondo che ti fa vacillare, eppure non è successo a me, a noi, ma invece a quanti, ogni giorno, accade?
Quanta gente è minacciata ogni istante in luoghi di guerra, in posti sperduti, tra le mura di casa...
e questo era quasi niente.
Come se non bastasse alle 23 c'è stato il bis con tanto di scazzottata tra i rispettivi parenti!
FOLLIA!
Io non riuscivo a calmarmi, figurarsi la bambina che mi cercava costantemente, impaurita e sperduta. La nottata è stata conseguentemente tesa e triste, con un sonno leggero e spezzato, quel tanto che basta a staccare un attimo la mente per poi riprecipitare in quelle urla stridule che chiedevano aiuto...

Pensavi davvero di vivere in un paradiso?
Si un po' lo pensavo. Ora non più.
Come può andare avanti questo mondo tra tutto quest'odio e questa paura? Non gli viene voglia di fermarsi e far smettere tutto, una volta per tutte?

25 marzo 2008

Risate

Mentre la mia piccola russa saporitamente non riesco a non pensare a ieri sera...
e RIDO!
E voi domenderete beh che è successo ieri sera?
Io e papà abbiamo fatto un esperimento di trance ipnotica, lui si sta impegnando anche su questo fronte ora, ma non è riuscito, anzi, ogni volta che sarei dovuta cadere addormentata scoppiavo fragorosamente a ridere, e papi con me!!!
Si direbbe un fallimento, invece credo mi servirà per il resto della vita nei miei momenti tristi, perchè ogni volta che ci penso non riesco a non ridere di gusto...

"DORMI!" Ah ah ah ah ah ah

Grazie 'pà, troveremo un'altro modo per farmi dimagrire hihihihihi

Baci Perugina

Amami quando lo merito meno, perchè sarà quando ne ho più bisogno.

Anonimo.

24 marzo 2008

Tavolata pasquale

Tavola imbandita



Dettaglio di un segnaposto fatto dalla sottoscritta

23 marzo 2008

Pasqua

E' Pasqua, il proverbio dice "Natale con i tuoi Pasqua con chi vuoi", io sinceramente preferisco passare entrambe le feste con "i miei"!
La famiglia d'origine e quella acquisita sono per me la vera casa, la vera pace, la serenità.
Ringrazio di cuore quanti hanno partecipato alla prima festa nella nostra nuova casa, mi sono impegnata al massimo perchè tutto riuscisse al meglio e spero che per tutti sia stato bello quanto per me.

Ringraziamenti

Per prima cosa un enorme grazie alle speciali e superbe le mamme che hanno preparato manicaretti per tutti deliziando i nostri palati con la solita raffinatezza di cui sono capaci.
Un vivo ringraziamento al mio speciale cugnà, stoico nella sofferenza della sua influenza, che ha partecipato comunque con gioia all'evento.
Un plauso al mio fratellone che non ci ha fatto impazzire, ma è stato sereno e gioioso con tutti noi. Al Generale Vittorioso ottimo sostegno per me e Francesca.
Alla piccola grande Infanta Imperatrice che ci fa amare ogni giorno la Vita.
Al mio papà, colonna portante per le nostre conversazioni più interessanti.
Ultima ma non ultima la mia dolce cognata che diventa sempre più bella e radiosa ogni giorno che passa e ci ha portato un uovo meraviglioso (mai quanto lei!)

Infine un pensiero alla mia nonna di ferro, sempre ricoverata in ospedale, ho sofferto un bel po' a vederti in quel letto, semiparalizzata e un po' "persa", tu che sei sempre stata così forte ...
Non posso starti accanto come vorrei, ma ti voglio tanto tanto bene comunque.

P.s. Auguri a tutti :-)

20 marzo 2008

Specchi



Tante, a volte troppe volte, nella vita di ognuno, ci si riflette davanti ad uno specchio.
Può essere una pozza d’acqua limpida e fresca di montagna, il placido mare di una zona di villeggiatura, un fiume dalle correnti mutevoli…
Possono essere gli occhi dell’amata/o, quelli del proprio figlio/a, dei propri genitori, del tuo animale domestico, del datore di lavoro, di uno sconosciuto…
In ognuno di questi specchi si prende e si dà qualcosa, dall’immagine al sentimento al suono, a volte si perde anche qualcosa, altre se ne guadagna, in ogni caso dopo quello sguardo niente è più come prima. Qualcosa di nuovo di noi, o dell’altro, riaffiora alla coscienza, le emozioni, i ricordi, i propri e gli altrui sogni si incontrano per un breve istante, si scontrano le divergenze e si amalgamano le somiglianze, in silenzio o nel frastuono di un attimo.
Questi sono gli specchi vivi.

Ci sono però specchi inanimati: di vetro, di metallo, freddi e spietati. Non possono dare niente di proprio, per questo sono sempre sinceri, quindi difficili e duri da accettare.
Ciò che viene riflesso da uno specchio comune è la nostra immagine, è quello che pensiamo di noi in ogni istante della nostra vita.
Quanto siamo bugiardi con noi stessi. Spietati mentitori ci nascondiamo a noi stessi.
Ci vediamo spesso, ma non ci guardiamo mai.
Spettatori malinconici della nostra vita ci osserviamo mutare, piegati dalle mode, dai giudizi degli altri e dal tempo che scorre inesorabile, senza scegliere mai veramente qualcosa per noi stessi, seguendo questo o quel modello di vita, a sua volta copiato da altri, per sentirsi all’altezza di qualcosa, degni dell’affetto di qualcuno, forse.

Così capita anche a me.
Mi guardo ad uno specchio e non trovo niente di me.
Quanta tristezza in ciò, quanto smarrimento e solitudine interiore.
Il mio aspetto non mi rispecchia e allora cosa faccio per cambiare, per sentirmi più simile a me stessa?
Cerco di cambiare.
Primo passo è sempre la tappa della parrucchiera, magari penso che starei meglio bionda, bruna, mora, rossa, liscia, riccia, corta, lunga, frangia, caschetto, sfilato, scalato, mosso… il capello è mutevole ed adattabile ad ogni stato d’animo, per questo l’ amo.
Bugiarda!
Se amassi i miei capelli non farei nulla di tutto questo, semplicemente li lascerei crescere, con il mio colore, striato da fili d’argento e li accorcerei quando sono sfibrati e stanchi.
E’ così che ho promesso a me stessa di fare da oggi in poi.
Dopo i capelli vengono i vestiti e le scarpe. Uno sguardo alla tv, ai giornali, no, non sono mai riuscita ad essere “alla moda”. Non mi piace quasi mai niente di quello che c’è in quel preciso momento in cui “va per la maggiore”. Perciò cerco qualcosa che almeno mi dia l’impressione di star bene sul mio corpo, che sia perlopiù confortevole, ho smesso da un po’ di pensare al fatto che possa essere o meno seducente, con la gravidanza ho perso anche questa fissa, ma chi può dirlo magari un giorno tornerà.
E’ il punto cruciale dell’immagine riflessa in quello specchio, il mio corpo.
Lo odio, lo detesto, l’ho sempre rifiutato.
Non mi piace niente di quel corpo, le sue proporzioni, la sua altezza, le sue fattezze, i lineamenti del viso,gli occhi, le mani, le gambe… niente. Ho spesso avuto l’impressione di essere in un contenitore sbagliato, non in armonia con le mie aspettative e le mie possibilità.
E allora cosa posso fare? Cambiare questo non è possibile, sono certa che neppure dopo centinaia di interventi di chirurgia estetica saprei accettare e piacere a me stessa.
C’è qualcosa di fulminato nel mio cervello che mi impedisce di accettarmi, per questo sto cercando di bypassarlo facendolo col cuore, nell’anima, ma è dura, è quasi impossibile.
Finchè non ci riuscirò sarò incompleta, sbagliata nel più profondo e nessuno potrà cambiarmi se non me stessa.


Josephine Wall - Alternative reality

19 marzo 2008

Grafica

Ho effettuato un cambiamento come si può ben notare, ma non sono soddisfatta al 100% quindi è probabile che il tutto muti ancora e chissà quante volte...
Portate pazienza e consigli :-)

18 marzo 2008

Evviva!


Tra tutte le cose da dirsi questa è certo la più banale, ma è quella che mi riempie di gioia in questa serata: Internet è tornata a funzionare a piena potenza.
Non è incredibile quanto presto facciamo ad abituarci alle cose e quanto soffriamo per la loro temporanea mancanza quando ne veniamo privati?
A me perlomeno succede così.
Una volta non mi interessavano nemmeno certe cose tipo il cellulare, poi si arriva ad avere l'oggetto/servizio, ti abitui all'idea di usarlo, ne diventi (a volte) dipendente e alla fine vai in crisi di astinenza se per qualche motivo questa o quella cosa (che prima NON avevi e manco ti sognavi di usare) non funziona ...
Ma dico, che razza ti testa ho???
Perchè non sento la stessa e più salubre mancanza di stare all'aria aperta o di fare un po' di movimento?
Invece no, poltrisco beata fra quattro mura, possibilmente davanti ad uno schermo acceso che sia computer o tv a volte poco importa...
Speriamo che arrivi presto il caldo, chissà che mi cambi un po'.

Ehy domenica è già Pasqua ve n'eravate accorti voi? Quest'anno non si fa in tempo a dire primavera che hai già l'uovo in mano!

Ah è ora di iniziare una dieta seria e di cambiare la grafica...

17 marzo 2008

La Lama sottile


Premetto che non sono brava a fare recensioni, infatti non intendo parlare di trame in internet se vi interessano ne trovate a bizzeffe, poi io sono talmente rapida nella lettura (tempo libero permettendo) che mi rendo conto di perdere dei pezzi per strada, ma cavalco le pagine attraverso le emozioni che mi suscitano, come fossero personali e ogni cosa stesse accadendo a me in prima persona, quindi mi è impossibile trattenermi più del dovuto su certe sottigliezze, ad una prima lettura.
Proprio qualche minuto fa ho quindi terminato il secondo volume della trilogia dei signor “Filippo Autobus” (Philip Pullman), una lettura a dir poco originale e molto coinvolgente, scoperta per caso con un film “La Bussola d’Oro”.
Ringrazio la New Line Cinema per aver portato alla mia conoscenza suddetti testi, rimproverandola comunque per la scarsa fedeltà del primo episodio (come spessissimissimo accade e mi ci dovrei essere abituata, ma la speranza è dura a morire) mi chiedo infatti come faranno a collegarsi al secondo, mancando ne “La Bussola” gli elementi fondamentali per proseguire la storia…
Beh non sono problemi miei!
[Depreco in modo particolare il cambio dei connotati fisici dei personaggi, ok che la Kidman è brava ma almeno potevano farla mora…]
Inizierò ora l’ultimo tomo con le mie solite sbirciatine intralibro per accertarmi che gli eventi procedano secondo una giustizia divina (cioè la mia!) in caso contrario me ne lamenterò personalmente col signor scrittore attualmente vivente in carne ed ossa!
Scherzi a parte sono proprio dei bei libri, personaggi reali, passionali e appassionanti dove i cattivi sono proprio perfidi e guarda caso il più cattivo è una donna (cosa insolita no?) e i buoni non sono stucchevoli, trama avvincente e molto insolita per un fantasy, infatti non lo definirei tale, piuttosto un moderno-fantastico-teologico-non-tecnologico (belloooooooooo ma come mi è venuto?), insomma vale la pena leggerlo, anche perché quando ti capiterà mai di trovare un’altro pazzo che vuol fare la guerra a Dio in persona?!?!

Per quanto riguarda la vita quotidiana sto attraversando delle difficoltà con l’Infanta Imperatrice che non vuol saperne di mangiare le pappe, cosa che mi fa un tantino stare in ansia, ma supereremo anche questo.
Stasera poi c’è stato il primo temporale della stagione, super! Fulmini di cui Zeus sarebbe stato invidioso tanto erano perfetti e tonanti; io adoro i temporali, risvegliano in me una tensione ancestrale per la vita della foresta incredibile da descriversi, ma soprattutto mi affascinano i lampi con il rumore che si portano appresso e la pioggia, ma mi piacciono ancora di più se sono durante il giorno, con il cielo che diventa scuro scuro e le nuvole corrono veloci e cambiano in continuazione.

Il fine settimana è trascorso tranquillo e placido tra amici il sabato mattina e tra genitori/nonni la domenica, il tutto senza spostarsi mai di casa, privilegio raro e di inestimabile valore per dei pigroni come noi!Il massimo poi è avere il caminetto acceso, peccato non aver avuto altra legna per tener viva la fiamma anche la sera.
Il fuoco è terapeutico per me, m’incanta con i suoi giochi di luce e colore, delizia l’udito con i suoi crepitii e mi conforta col suo calore, un mix rilassante per tutti i sensi che vuota la mente e mi lascia ipnotizzata ad osservare la sua danza al di là del vetro.

14 marzo 2008

Erba e fiori

E così i giorni passano veloci, la primavera si avvicina a grandi falcate portando il suo dolce abbiocco, i suoi odori, i colori...
La Vita che rinasce, sempre, nonostante tutto, ogni anno.
Inizia così la stagione del taglio dell'erba, tutti i possessori di giardini fremono quando la verde distesa cresce veloce oltre il loro limite di tolleranza fissato a 2 centimetri...Così davanti al nostro appartamento si estende pigra la vuota proprietà parrocchiale, leopardata di grosse chiazze azzurre di non-ti-scordar-di-me, al primo sguardo non me n'ero accorta, vedevo solo macchie scure su un'erba novella e non capivo che razza di piante fossero.Poi le prime giornate di vero sole hanno svelato il mistero e ieri quando ho visto un nonno volontario su un bcs (tagliaerba) mi son quasi sentita male, mi taglia quei bei fiorellini appena affacciati alla vita, assassino!!!
Mah, è tutto inutile penso poi, tanto loro ricresceranno in eterno mentre noi ci estingueremo presto se continuiamo ad avere così poco rispetto e gratitudine per nostra Madre Terra.
Le margherite in particolare sono resistentissime, tanto che si piegano ma non si tagliano sotto le lame del tuo nefando tagliaerba, stanno abbacchiate una giornata e il giorno seguente sono lì, fiere e felici a guardare il sole durante il suo cammino!
Nel nostro giardino condominiale sono talmente grosse e alte che paiono margheritoni ogm...
Bellissime.
Ricordo di quando tentavo di farne braccialetti e poi me le mangiavo... ho assaggiato quasi tutto nei campi e ogni cosa ha il suo sapore particolare con un sottofondo di erba di accompagnamento.
L'erba è tanta, è diversa, non è tutta uguale, c'è il trifoglio, le spighe matte, l'erba besegola (ovvio che non li so i nomi scientifici, so il nome che gli davano i contadini), la gramigna, il prato inglese, i carletti, il radicio de can ossia tarassaco (che amaro!) e tanta tanta altra erba... tutta bella, tutta buona, tutta soffice, tutta che inverdisce i vestiti quando ci scivoli su.
E anche tutti i fiori di campo sono buoni e lisci, vellutati e profumati (a parte le viole che per me puzzano)... incredibilmente colorati e unici, uno ad uno.
Ognuno nasce nel suo posto preferito, chi all'ombra e all'umido, chi in pieno campo sotto il sole cocente, chi in gruppo chi solitario, come noi.
Ognuno di noi è un bel fiore che sta come meglio può nel giardino della vita.

13 marzo 2008

Luca

Fratello sconosciuto, oggi è il tuo compleanno.
Non ho mai saputo cosa pensi, tu non parli, hai deciso di non farlo.
Non ho mai capito cosa senti, non ti puoi esprimere, hai scelto di non farlo.
Non ho mai potuto immaginare la tua sofferenza, non hai mai permesso a nessuno di entrare in te.
So solo che senza di Te la nostra famiglia non sarebbe quello che è.
Quello a cui hai portato ognuno di noi è prezioso e inestimabile.
Quando ero piccola mi vergognavo di te, a scuola, per la strada... tutti ti guardavano e di te avevano paura perchè diversamente abile.
Oggi non guardo nemmeno gli sguardi degli altri, sono trasparenti per me e per te.
Sono stata gelosa di te, portavi via un po' dell'amore che volevo solo per me dai nostri genitori, mi rendevo conto che per te soffrivano e pativano, in cerca di una cura per il tuo autismo... una cura che non c'è perchè semplicemente non vuoi guarire.
Questa è la tua scelta.
Io ho scelto di amarti in silenzio. Mi prenderò cura di te quando sarà il tempo di farlo, non mi preoccupo per noi, sono fortunata perchè mio marito ha accettato tacitamente quello che implicava averti come fratello, e lo ringrazio tanto per questo e per mille altre cose...
Grazie a te Luca che ci hai fatto camminare veloci e in alto con la tua presenza, poco importa la sofferenza, i tuoi sorrisi enigmatici tutto ripagano.
Ti voglio bene fratello.

Il Nemico


Ecco che scoppia, come sempre, il caso : tecnologia.
E’ lei la mia amica-nemica maggiore, è lei cha sa trarre il peggio di me in ogni situazione, lei che mi fa arrabbiare, perdere la pazienza…
Com’è possibile perdonare una macchina, un servizio non funzionante, una chiavetta, internet?
L’unica cosa plausibile per me sarebbe strappare tutto e darlo in pasto al vuoto della finestra aperta, per poi sentire con soddisfazione il lamento dei cocci sul marciapiede sottostante!
Non riesco a controllare la mia rabbia in situazioni “astratte” così che ricade sulla persona umana più vicina (ossia il povero Generale che tentava di aiutarmi procurandomi ancora maggiore irritazione!!!) facendo di una banale disfunzione elettronica un disastro per me e tutti coloro che mi circondano.
Si lo so è un po’ catastrofica questa visione, andrebbe cambiata di netto, ma ieri sera non ci sono riuscita, pur trattenendomi moltissimo… e quindi ho ceduto, ancora.
Terrazza, clima mite, notte stellata anche se un po’ velata, giubbotto troppo pesante e il nemico tra le mani… una sigaretta.
Silenzio, sfrigolio di accendino con bagliore del fuoco nel buio, accostamento alla snella figura pendente dalla mia bocca, il suono inconfondibile "sfrit sfrit" del tabacco che inizia a bruciare; inspiro … nessun sapore, nessun odore… maledetto raffreddore! Mi ha tolto anche quella piccola soddisfazione, era una settimana e mezza che aspettavo! Dopo la febbre, dopo la tosse, dopo tutto…
Non c’è bisogno di nascondersi come un adolescente, fumo ancora. Una, due, tre massimo al giorno, dipende.
Tiro dopo tiro emerge vivida l’inutilità di quel gesto, il disprezzo che genera, la discriminazione, l’assurda dipendenza.
Allora stai cambiando… sì, lo senti, lo sai, lo vuoi.
Tutto può cambiare, anche questa faccenda che non è che un’idea, perciò irreale, fittizia.
Ancora un po’ di strada… aspetto ancora un po’, anche stavolta.

11 marzo 2008

Eterno Presente

Josephine Wall - princess of light

Una delle cose più difficili e positive che possa fare l'essere umano è vivere nel presente.
E' un concetto ribadito da tutte le culture, pensieri filosofici e religioni di ogni tempo, dal cristianesimo allo yoga allo zen.
Il passato è andato e non si può nè cambiare nè far ritornare, il futuro non è ancora accaduto; crogiolarci in questo o quello è solo un totale dispendio di energie che porta a pensieri mortali per la nostra sopravvivenza.
Pensare costantemente con consapevolezza all'attimo che stiamo vivendo è la strada della "realizzazione" insieme al Perdono e all'Amore incondizionato.
Che facile esporre parole... che difficile applicarle nella realtà!!!

Non passa infatti istante che la mia mente non vada a pescare qualcosa nel passato: ricordi, situazioni, emozioni, sentimenti... il tutto condito da un costante giudizio su ogni singola cosa.
MORTALE!

Il nuovo atteggiamento che sto cercando di impormi è:
- per un pensiero del passato: bello o brutto che sia stato è andato, è andata così, non giudicare, non giudicarTi, non lo puoi cambiare, se hai imparato qualcosa da questo bene, altrimenti lascia stare, il suo senso è stato in quel momento;
- per un pensiero sul futuro: piantala di pensare male! Finiscila di avvilirti per cose che devono ancora accadere! Non farti filmini! Stai perdendo tempo, lo stai sottraendo a Te alla tua vita alla tua Famiglia.

La ricerca del pensiero perfetto (che sarà perfetto solo quando sparirà)


VIVI ORA E QUI

AMA SEMPRE

PERDONA CHIUNQUE


Chi ama non teme!
quanta strada da fare....

Ritorno

Rieccomi.
Un ritorno che non ha molto senso, dopo tutto.
Difficile spiegare il perché, solo chi ha percorso la stessa strada che ho imboccato in questo weekend potrebbe capirlo.
E’ stata una settimana di influenza e di un corso di “comunicazione”… così l’hanno chiamato!
HA HA HA!
Hanno del senso dell’umorismo…
D’altronde è meglio se lo chiamano così.
E’ pressoché impossibile riuscire a dire qualcosa su quello che ci è stato proposto, potrei anche lanciarmi, ma sarebbe sterile, vuoto, insignificante.
Un solo consiglio: fatelo anche voi.
Non c’è altro da aggiungere.
Ho aggiunto a margine il link di Usiogope dove potrete (se vi va) “informarvi” o iscrivervi o lasciarlo là, nessuna costrizione, nessun giudizio.

Un grazie particolare a tutti coloro che ci hanno pian piano portato fino a qui, in particolare:

- al DonPa, splendido relatore del corso;
- a mio marito che mi ha accompagnato e cammina con me;
- a mia madre che ha magistralmente gestito la situazione Francesca durante i 3 giorni della nostra assenza;
- a mio padre che sa che lo perdonerò (ho già cominciato);
- a chi ha fatto il corso prima di noi facendocelo conoscere (i miei compari spirituali, famiglia del Gatto, amici dei compari etc etc).

Spero di svegliarmi presto e riappropriarmi del Sentire.

6 marzo 2008

Battute d'arresto

Etciù... ehm...
scusate...
Una serie di sfortunati eventi mi costringe alla lontananza dal mio adorato mondo cibernetico.
Avrei una montagna di pensieri da riversarvi addosso, ma preferisco assentarmi ancora per un po'. Aspettiamo che passi l'influenza e il weekend.
Un dolce bacio alla mia nonna d'acciaio che, nonostante tutto, non molla la vita!
A presto.

3 marzo 2008

Tramonti

Tramonti fotografati dal balcone della mia casa precedente

4 Novembre 2006


Vento


Vento che passa
Vento che soffia
Dove vai Vento?

Tu che sei nato prima dell’uomo, vecchio come la terra
Accarezzi o sferzi il mondo, non ti curi di ciò che fai

Ti amo e ti odio Vento
Vento che ti dà l’aria e ti toglie il respiro

Ti amo quando giochi con le foglie secche dell’autunno
Ipnotizzi il mio sguardo trasportando i fiori dei pioppi creando nevicate fittizie
Fai danzare gli uccelli leggiadri nelle tue correnti

Ti odio quando ti insinui nei miei vestiti
Mi scompigli i capelli
Raffreddi violento la mia pelle

Non c’è difesa contro di te Vento
La tua dolce brezza asciuga le lacrime
La tua forza chiude gli occhi e li fa piangere ancora

Cosa vuoi da me Vento?

Trasporti profumi, cancelli odori
Increspi le acque, pieghi i giunchi
Porti sabbia di terre lontane

Vento che fa urlare i boschi
Vento che fa tremare le imposte
Vento che plasma
Vento che distrugge

Eterno Vento nella mente
fai mulinare i pensieri della gente
accarezzi le fantasie dei sognatori

Egoista Vento, ci rendi sordi muti e ciechi
Vuoi pervadere tutto e tutti

Prendi ciò che vuoi Vento
Vattene in fretta con parole mai dette
Torna presto con ricordi dimenticati

Pensieri di una domenica

Domenica, anche oggi abbuffate di cibo.
Giornate intense, in mezzo alla gente, in mezzo ai parenti.
Un bel fine settimana, anche questo.
Ho rivisto persone che non trovavo da tanto, ho rivisitato luoghi che mi sono mancati e mi ha fatto piacere, dopotutto.
Qualche acquisto fatto in fretta, un po’ di chiacchere con commesse sconosciute, tutte ammaliate dalla piccola Francesca che sa far innamorare anche i sassi con la sua sola presenza.
Un suo sguardo ti cattura, un suo sorriso di compra e sei suo prigioniero per sempre.
Meravigliosa Magia dei bambini.

Mi sento privilegiata, che Lei sia toccata proprio a me, a noi, è un pensiero incoraggiante.
Chissà cosa porterà alle nostre vite, quali soddisfazioni, quali grattacapi, quante gioie, quante delusioni…
Temo a volte di non prestarle tutte le attenzioni che merita, ho paura di perdere la pazienza e di deluderla o ferirla in qualche modo, non mi sento sempre all’altezza di essere Madre.
Non è facile, non ci sono istruzioni, solo esperienze vissute da altri, esempi di trionfi o fallimenti personali che non ti indicano nessuna strada precisa.
Spero solo di saper essere mamma come lo è la mia Grande Madre: dolce, paziente e amorosa in ogni sua sfaccettatura, un po’ silenziosa ma comprensiva, solida come la roccia nei suoi principi e nei suoi valori, ma con così poca stima di sé alle volte…
Anche io ho questa pecca, per questo voglio imparare ad essere migliore, per me e soprattutto per Francesca.
Che fatica essere donna, moglie e madre!