31 maggio 2008

William A. Bouguereau


A little marauder

Concorso a premi!

Ecco i due esseri di cui mi devo prendere cura... :)

Il gesso che vedete in foto non rimarrà intonso per sempre, accorrete numerosi a imbrattarlo alla fine pubblicheremo il risultato e premieremo, dopo un sondaggio, il miglior graffito e la frase più originale!!!
(I premi non sono ancora stati decisi, il regolamento verrà presto pubblicato, ma si accettano suggerimenti!)

Tao della coppia II


Dentro di voi vi e' un luogo
di amore e di grazia.

E' un luogo senza paura,
dove non vi e' necessita' di
difendere, o di dimostrare,
ne' necessita' di mentire, o di nascondere.

Da questo luogo nascono
parole di verita',
azioni di coraggio,
e una vita d'amore.

Aspettate con pazienza
che le voci di paura
nella vostra mente
concludano il loro frenetico
richiamo all'azione.

Divenite consapevoli
di quale potrebbe essere
il prossimo atto d'amore.

Siate pazienti con voi stessi.

Le qualita' degli innamorati
non dipendono dalle cose esteriori.

Sono radicate nella vostra nima
e crescono se vi prendete cura di loro.

Sono tutte dentro di voi...

29 maggio 2008

Una serie di sfortunati eventi

Settimana movimentata... Diciamo così.
Dopo una domenica gironzolona tra parenti e compari (con una bella pizza per coronare il tutto) è arrivato il fatidico lunedì.
Il Generale riprende il suo lavoro ed io il mio, faccendo e sfaccendo tutto il giorno per casa con il risultato di essere stanca morta alle 18.00 e dopo aver stirato per un pomeriggio intero mi ritrovo l'armadio di nuovo pieno di indumenti puliti che mi sorridono (la pazzia avanza), appena asciugati al sole, pronti per regalarmi altri pomeriggi pieni di caldo al ferro da stiro o alla pressa, un lavoro veramente hard...
Bah, lasciamo stare!
L'Infanta Imperatrice ha imparato un paio di nuovi giochetti: uno innocuo, l'altro no.
Nel primo si cala nei panni della bella lavanderina, cioè: si svuota addosso il cestino delle mollette da bucato e si infila nella bacinella grande, suppongo sia per vedere com'è la vita del vestitino bagnato prima di essere amorevolmente sbattuto dalla mamma e poi steso con stiracchiamenti sullo stendino ruotoso (che le sfugge sempre di mano ma quando lo agguanta riesce a farselo cadere addosso), fin qua niente di male a parte un sospetto masochismo e la solita voglia di esplorazione bambinesca.
Il problema è il secondo gioco: lo sputazzamento della pappa. Non occorre che spieghi nulla, avete già intuito tutto, perspicaci!
Ma eccoci al clou degli eventi: Il Generale Vittorioso, quella sera di lunedì 26 maggio, ha la fatidica sfida a calcetto con i colleghi di lavoro, una dovuta rivincita in quanto la prima partita è finita con un insoddisfacente pareggio.
Io ho una strana sensazione fin dal mattino, ma scaccio i miei pensieri assurdi con la foga della massaia occupata e non ci penso a dirlo al Generale.
Arriva la sera, lui mi chiama "Amore andiamo a giocare, ci vediamo più tardi e bla bla bla..."
Ok, dico io a dopo, e dentro di me già impreco, sono sfinita e Francesca ha fatto un solo blando pisolino all'ora di pranzo e non mi ha lasciato tregua per tutto il giorno, in più ho una fame nera, ma decido di aspettarlo... a che ora vuoi che arrivi, sarà qua per le 20.00...
No!
Va bene... intanto mangio un po' di insalata.
Trinità suona sul mio cellulare, è il Generale, rispondo "Ciao amore come va? ... Ehm... mi sono fatto male a un piede ..."
[ E qua penso Porcc... ]
"Quanto male?"
"Eh ... è solo una storta sai, ma sono gonfio... comunque adesso vengo a casa, arrivo subito"
Intanto l'Imperatrice strilla a squarciagola, così alle 9 le dò la sua ciucciona e, mentre apre la porta il Generale, lei finalmente si assopisce e una tortura finisce.
Bene, dò da mangiare all'affamato e dolorante marito e mi faccio raccontare l'evento infortunoso.
L'erba era alta, lui era galvanizzato per la ritrovata leggerezza fisica (causa nostra massacrante dieta che però ha avuto i suoi frutti) e in un fulmineo cambio di direzione (dai amore diciamolo! Volevi fare troppo il figo con i colleghi!!!!) il piedino sinistro si è intrippato sul tappeto sintetico e, gravato da tutto il lieve peso corporeo, si è massacrato.
"Andiamo al pronto soccorso..."
"No no! Non se ne parla non è niente mi è successo tante volte! Casomai vediamo domattina come va."
Inutile insistere, sono troppo stufa, andiamo tutti a nanna.
E così la mattina seguente proprio non ce la fa, è tutto gonfio e con un super ematoma, allora decide di farsi portare all'ospedale dal mio papino.
Manco a dirlo dopo la prima lastra l'infermiera esce pallida e gli dice :"Nicola! Ti sei rotto proprio per bene!"
FANTASTICO!
Ma il meglio deve ancora avvenire, infatti dopo la visita ortopedica decidono di fare un intervento chirurgico. Il Signorino infatti non si è procurato una semplice fratturina, bensì una frattura scomposta multiframmentata. Il ricovero è fissato per mercoledì.
Tornano a casa mogi mogi, mi organizzo un attimo ed espleto per lui le varie incombenze di scartoffie, portandomi appresso l'Infanta, vado a conoscere il medico che sarcasticamente commenta le radiografie con un: "non è possibile che si sia fatto questo da solo!!! O gli è passato sopra un blindato o pesa 200 kili!!!" Sorrido amaramente ed escludo entrambe le ipotesi, infine
me ne vado con le pive nel sacco visto che devo tornare con le carte di dimissione dell'ospedale.
Al ritorno preparo la borsa per il Generale ferito, hanno pronosticato una degenza di 4 giorni, meglio abbondare con il vestiario e tutte le cose inutili per lo svago, cosicchè la saccoccia pesa un quintale.
L'uomo è dolorante ma non si lamenta molto: deve tenere il piede alto e con il ghiaccio che però non arriva a rinfrescare la pelle dato che gli hanno posto una doccia di posizione per bloccare il piede e pare imbottito più di un tricheco grasso che debba superare l'inverno.
In più il mio uomo è triste, si sente in colpa e di peso per la famiglia... dura da digerire e da consolare sta frattura morale.
Passa così anche il martedì ed arriva il giorno fatidico dell'intervento, il mio grande padre arriva alle 6.30 (noi nel frattempo ci siamo svegliati alle 5.00 convinti che dovesse arrivare alle 6.00 ...).
Io sono mezza in coma e mi trascino di qua e di là per preparare le ultime cose ed assistere il maritino, siamo preoccupati entrambi, ma cerchiamo di non dircelo anche se ce lo leggiamo in faccia.
Gli uomini arrivano in ospedale e all'inizio sembra che l'operazione si faccia in serata, ma poi improvvisamente viene chiamato d'urgenza e va in sala operatoria. Il mio babbo rientra nell'hangar e io parto.
Porto la piccola da mia mamma (con annesso mezzo trasloco) e mi avvio per strade sconosciute verso il lontano ospedale.
Ecco se qualcuno mi conosce sa che non mi oriento neppure nel cesso tra wc e lavandino, ora pensatemi per strada, con la testa in subbuglio per l'accaduto e con miliardi di deviazioni causa lavori in corso OVUNQUE.
Disperata cerco cartelli con la scritta "Dolo" ma svaniscono magicamente alla seconda rotatoria, costava evidentemente troppo metterli ad ogni bivio, così OVVIAMENTE mi perdo e devo vagare per un'ora prima di approdare al tanto agognato sanatorio.
Finalmente sono là, ma il mio Pucci non c'è, è ancora in sala operatoria.
Attendo, attendo, attendo... leggo tutti i quotidiani, anche quelli di tre giorni fa, tanto ci sono solo morti e disgrazie, non cambia che sia lunedì o mercoledì.
E poi eccolo! La barella che avanza e lui dentro non mi vede, ma io so dove andare, aspetto che lo depositino e in un baleno gli sono accanto.
Il mio amore.
Gli hanno fatto un bel lavoretto, hanno inserito ferri, anelli e quant'altro per sistemarlo a dovere, il commento del medico appena aperto il piede è stato "Porca Puttana! ... evabbè... " insomma hanno sudato ma ce l'hanno fatta.
Il dramma post-operatorio è stato smaltire l'anestesia (spinale con annesso mal di testa e schiena) ed accorgersi di avere dei corpi estranei nel piede, nonchè cercare di fare pipì da sdraiato per poter ambire ad un goccio d'acqua... non ce l'ha fatta fino alle due di notte, poverino.
Poi i compagni di stanza che russano e uno delle stanze accanto che è impazzito e si è messo ad urlare finchè non è stato sedato, insomma una classica notte da incubo.
Ma il giorno dopo, oh che liberazione!
Il Beato giovedì gli fanno il gesso e lo spediscono a casa!
Gioia e giubilo di tutti!
Stiamo dai miei genitori per non doverlo traumatizzare con due rampe di scale, proprio così di botto, ed infine oggi, venerdì, torniamo alla nostra tranquilla e scara dimora.
I dolori si sono un po' attenuati e anche la bambina oggi si è tranquillizzata, tanto che nel pomeriggio ci siamo fatti tutti un bel pisolino nel nostro lettone tutti e tre assieme.

Concludo questo disordinato racconto con alcune considerazioni:

1 - continuo a ritenere che lo sport sia dannoso per la salute e questa storia ne è una dimostrazione;
2 - la dieta è bastarda, però sono riuscita a rientrare nei miei jeans pre-gravidanza, per la serie: a volte soffrire serve a qualcosa;
3 - un sentito ringraziamento ai miei genitori, base di appoggio insostituibile, ottimi baby sitter e straordinari coadiuvatori nei momenti di maggior bisogno;
4 - grazie al Servizio Sanitario Nazionale e allo Stato per non avercelo ancora messo a pagamento totalmente come in altri posti del mondo cosiddetti più evoluti di noi (ma dove!!!), nonostante alcuni disservizi siamo ancora molto fortunati;
5 - spero di non rompermi niente, MAI;
6 - Nicola ti amo tantissimo anche se sei invalido, non sarai mai un peso per me, mi procuri qualche grattacapo, ma infondo ce lo siamo promessi di stare assieme ed amarci e rispettarci nella salute e ANCHE nella malattia...
- grazie anche a tutti coloro si sono interessati con messaggini e telefonate, sarete sempre nei nostri pensieri amorevoli;
7 - questo post è davvero troppo lungo e mal esposto, se siete arrivati fin qua siete degli eroi!!!

Infine La domanda ora è (anzi sono):

riusciranno i nostri eroi a cavarsela per i prossimi 45 giorni???
Sclererà la qui presente in presenza di due esseri da accudire, il più piccolo dei quali sempre più tremendo?
Riusciremo ad andare ad almeno 2 dei tre concerti di cui abbiamo i biglietti? (Uno ormai è perduto, fra una settimana non mi sento certo di portarmi un uomo ingessato ad Udine per vedere Knopfler...)

La risposta a tutto questo è :
Non lo so... però c'ho ragione e i fatti mi cosano!!!

26 maggio 2008

Nomadi - Tantum Ergo

Ancora un video ... è troppo divertente farli!


25 maggio 2008

Auguri Chiara!

(Quasi dimenticavo...)
Tanti auguri alla mia cuginetta Chiara, nonostante non ci vediamo mai ti voglio un bene grande grande e oggi mi sono ricordata anche di farti gli auguri a viva voce per telefono!

24 maggio 2008

Nero


Dopo un paio di giorni tribolati sono tornata qui, alla tana.
Una flessione di forza di volontà e un forte cattivo umore hanno fatto pericolosamente vacillare la mia dieta che venerdì sera ha subito un arresto cardiaco improvviso con il risultato di avermi fatto cedere alla tentazione di n° 2 squisiti e fragranti topini (no, non ratti ma panini) e in più una generosa dose di torta che ha avuto come scusante il compleanno della mamy.
Incredibile quanto danno possano arrecarmi due semplici e banali gesti quotidiani:
1 - l'indossare una canotta nera,
2 - andare a centri commerciali
il risultato è stato devastante, dal mal di pancia alla nevrosi isterica.
Era davvero tanto che non mettevo qualcosa di nero per tempo prolungato e mai a diretto contatto con la preziosa epidermide della parte superiore del corpo... una volta è stata quel venerdì che andai a Mestre, misi una maglietta nera e l'effetto fu immediato, una sensazione di soffocamento e indebolimento istantaneo, data la fretta quella volta non diedi peso all'accaduto e non appena rincasata mi cambiai, ma ieri ho messo sta canottiera e mi son sentita subito un po' strana, però ho sfidato la mia preziosa percezione e i risultati non si sono fatti attendere, sono stata nera per tutto il giorno e la notte finchè stamattina non l'ho scaraventata al suolo con un senso di liberazione, ma ormai il danno era fatto e non sono migliorata fino al pomeriggio.
Decisione: domani butto in pattumiera (ai poveri va là è meglio) tutto o quasi quello che ho di nero nell'armadio!
Chiusa parentesi per il nero.
I centri commerciali neanche sto a spiegare perchè sono nocivi, provate voi a tornare indenni dalla bolgia dell'acquisto e poi riflettete da soli, non vi servono le mie parole/esperienze.
Tornando a me qualche giorno fa ho implementato il procedimento di auto-accettazione di me stessa con l'intervento drastico della parrucchiera, con la scusa di accompagnare la genitrice da questa amica neo-mamma, ho approfittato per compiere l'atto finale sui miei capelli: taglio nettissimo (mi son rimasti pochi centimetri, forse due o tre) ed emersione dei miei bei fili argentati. Ho scelto una volta per tutte di essere naturalmente io, così come la vita, le mie azioni ed i mei pensieri mi hanno portato a diventare, una vecchietta in anticipo!
Qualcuno la definirà una pazzia, altri un atto coraggioso, in realtà non è nulla di tutto questo, in fondo è solo una delle tante strade che un essere ha a sua disposizione e che ho deciso di percorrere. E poi sto bene con i capelli corti, sono pratici, mi fanno il faccino più vispo, sembro leggermente più magra e più giovane, unico difetto si evidenzia il naso, ma gli occhiali aiutano a sviare l'attenzione ad altro.
Ultima bella decisione presa è quella di farmi dei tatuaggi, oggi sono andata ad informarmi e presto ne vedrete delle belle...
E' un sogno che accarezzo da tanto, troppo tempo, ora ne sono convinta più che mai, ho trovato i soggetti adatti e non vedo l'ora di averli addosso, già li sento miei... :-)

Ultimo pensierino della sera: adoro sentire ridere l'Infanta Imperatrice!
Oggi pomeriggio siamo tornati a caccia di camerette, nel viaggio di ritorno io e lei abbiamo giocato in macchina e le sue risate sonore e cristalline mi hanno trasmesso davvero una gioia pura e profonda... la nostra topolina è meravigliosa e io la amo infinitamente.

22 maggio 2008

William A. Bouguereau

Work interrupted

Nuovo Video!

Stavolta mi sembra un po' meglio, nonostante lo debba pubblicare in bassa qualità altrimenti la linea non regge...
Un bel mantra con soggetti floreali tutto dedicato alla mia mammina e a voi lettori silenziosi di questo blog ^_^

20 maggio 2008

Mamma


La parola più dolce che mi viene in mente oggi è mamma, ti rispecchia in pieno questa parola mia adorata madre, la tua gentilezza e la tua disponibilità sono inesauribili, ognuno ti adotta come la mamma ideale.
Fantastica cuoca, perfetta casalinga, ogni tuo gesto ha un significato e un rituale particolarmente aggraziato, ad esempio tu non spazzi il pavimento: tu accarezzi la terra, non mescoli le pentole meccanicamente, no ogni mestolata è un giro magico intriso d’amore come se preparassi una pozione di felicità per ogni pasto, per ogni commensale, con uguale affetto e importanza per tutti.
Ti guardo attraverso le rughe che ti solcano il viso e ti ammiro ogni giorno di più.
Ah mamma! Se avessi ereditato tutta la tua dolcezza sarei certamente una diabetica cronica!
Invece io sono io e tu sei tu. Ci ho messo parecchio a capirlo sai mamma.
Ho cercato disperatamente di assomigliarti e di imitarti alla perfezione, ma sebbene simili non saremo mai uguali … io non stirerò mai una camicia con la tua passione (i risultati in effetti si vedono) né saprò mai curare una pianta al tuo modo, ma nonostante questo ho capito di non essere sbagliata, sono solo io.
Mi hai dato tutta te stessa, ti ho ricambiato spesso con delusioni e frasi dure, mi dispiace dal profondo del cuore. Quanti “scusa” non ti ho mai detto, quante volte non ti ho abbracciato e lodato come meritavi, ma tu sei generosa anche nel perdono e non mi hai mai abbandonato, anzi forse ti sei chiesta cosa e dove avevi sbagliato.
Tu sei una grande anima mamma, non sbagli mai, se non sottovalutandoti e rendendoti eccessivamente schiava della tua casa, delle tue abitudini, dei tuoi doveri verso la famiglia, in particolare verso Luca.
Ultimamente ti ho sentito dire che la tua vita non è andata come avresti voluto, eppure nel profondo del cuore sai di averla scelta così come l’hai vissuta.
E’ facile essere buoni e bravi quando tutto ti va bene e vivi nella bambagia, tu te la sei guadagnata e sudata quella poca tranquillità che volevi e continui a farlo ogni giorno, con fatica e sacrifici, pensa a quante cose hai imparato, a quante esperienze hai fatto, ne hai fatta tanta di strada mamma! Probabilmente se una prossima vita c’è deciderai di passarla più tranquilla e con meno fardelli, ma per ora sii fiera di te, guarda che splendida nipote hai… se c’è è anche perché ci sei tu.
Nonna viziatrice di bambini, ti abbracciamo forte e ti diciamo un grande e sonoro “ti vogliamo bene”! Tanti auguri di buon compleanno Renata, sii felice come lo siamo noi di te.
Mi sento privilegiata ad essere tua figlia ogni giorno di più, specie ora che so di essere una donna e non più una bambina, guardami anche tu così mamma, hai fatto del tuo meglio con me e sei stata grande, ora è tempo di camminare non da soli, ma fianco a fianco, non più sulle tue spalle, ma mano nella mano.
Spero di esserci sempre quando ne avrai bisogno come tu ci sei stata per me, anche se non saprò restituirti tutto l’amore che mi hai donato cercherò di fare altrettanto con Francesca, sei il mio esempio … e che esempio! Grazie mamma …
Come al solito non esce mai quello che volevo scrivere quando mi siedo davanti al pc, ma cosa posso farci, va così!

Piove

Scribb scribb...


Questo è il rumore se avessi scritto a penna... in realtà ho scritto a computer quindi il rumore è stato "tip tip tip tatatatatata" circa...
Ho finalmente buttato giù quello che avevo scritto tempo fa a biro sul blocco per gli appunti, cambiando frasi qua e là e con scarsa soddisfazione per il risultato raggiunto, poco male, chissà quante volte ancora cambierà, intanto sarebbe meglio andare avanti e scrivere qualcos'altro piuttosto che fossilizzarsi su quel pezzettino perdendo di vista una storia che non c'è.
Mah, inutile preoccuparsi, se deve venire verrà altrimenti chissene, mica ho pistole appoggiate alla tempia.
Abbiamo passato un weekend abbastanza tranquillo, sabato la visita dei compari spirituali, la banda ciuccetti, ha portato allegria e spensieratezza, nonchè uno strappo alla dieta con una pizza margherita di cui sognavo il gusto da due settimane e sinceramente me l'aspettavo un po' meglio di così... che delusione. Poi per preparare la tavola c'è da annotare che ho rotto di brutto 4 piatti fondi incrinandone un quinto molto seriamente, calcolando che erano sei è una bella media, beh pazienza un'ottima occasione per andare a prenderne di nuovi magari più carini (infondo era solo il servizio da "tutti i giorni" comperato all'Auchan...).
Che ragazzi favolosi Silvia e Marco, per me sono il simbolo della nuova generazione, due tipi tosti, giusti, ancora percettivi (per quanto riguarda la piccola se non altro), pensate che io e Marco abbiamo gli stessi interessi, stessi libri (fantasy) stessi giochi (playstation) stessa passione per le cose tecnologiche, che dite sono io ad essere "indietro" o è lui ad essere avanti? Non si sa...
Pranzo della domenica dalla suocera con un tempo da lupi e un umore che sfiorava il tetro, per fortuna il pomeriggio siamo andati dai miei dove ho fatto della sana "terapia" con papà che mi ha risollevato.
Notte di sogni strambi, giornata di lavori casalinghi, serata di scrittura, niente di rilevante, quindi me ne vo' a letto che è tardi assai.
Buonanotte e buona giornata!

16 maggio 2008

Il mio primo video

Che ne pensate?

Fame




HO FAME!

CRISI DELLE 11.13...

La Gioconda


Leonardo da Vinci - La Gioconda

15 maggio 2008

Mercato e messaggi subliminali

Il tempo sta cambiando, prima di vederlo lo sento, il mio umore flette inesorabilmente al nevrotico, difatti stasera c'è stata una mezza tempesta di vento con poca pioggia, ma sufficiente a schizzarmi i vetri del soggiorno, che cosa antipatica.
Era ovvio che il meteo peggiorasse dato che a insaputa di tutti il Generale oggi è andato all'autolavaggio, vabbè pazienza...
La mattinata è stata fantastica, tra le bancarelle del mercato ho fatto svariati acquisti, alcuni meno utili di altri, ma pur sempre dei bei articoli.
L'aria era asfissiante, anzi diciamo pure che di aria stamattina non ne tirava proprio, la gente si accalcava e creava confusione, il sole impietoso cuoceva tutti, specialmente me e mia mamma vestite di scuro, una scelta decisamente fuori luogo per un'uscita all'aria aperta alle 11 di mattina!
Comunque sia ne siamo uscite tutte indenni, Infanta compresa, solo un po' sudate ed io con il portafogli alleggerito, il mercato è una tentazione a cui non si può resistere, specialmente se hai un bimbo piccolo per il cui stravedi, ogni cosa ti sembra fatta apposta per lui e se non la compri ti senti un pirla.
Per me niente acquisti, aspetto di vedere come prosegue il cambiamento del mio fisico, inutile gettare soldi al vento per indumenti che potrebbero starmi troppo larghi o troppo stretti in caso di previsioni errate.
Esaltata dai successi culinari della precedente settimana ho ben pensato di far scorta di pesce, memore però anche del lungo e periglioso lavoro ho optato stavolta solo per filetti già puliti e pronti all'uso, solo ho forse esagerato nella quantità, ma non si sa mai quanto ne può servire, magari invito qualcuno a sorpresa... e poi il freezer spalanca i cassetti semivuoti e ingoia tutto il sovrappiù nell'attesa di restituirlo per un uso migliore.
Il pomeriggio l'ho passato un po' a farmi il sangue amaro su internet su un sito (fondamentalista cattolico, bisogna dirlo!!!) che vede messaggi subliminali (sessuali, droga, satanistici etc etc) in ogni cosa c'è al mondo, per carità in molti casi ha senz'altro ragione, ma alcuni li trovo francamente assurdi e un po' tropppo bigotti... passare tutta la letteratura fantasy per eretica sinceramente mi ha fatto un tantino impensierire sull'obbiettività dei soggetti giudicanti.
Per chi volesse dare un'occhiata è senza dubbio interessante, pur mantenendo un'ottica critica, ed il link è questo.
Buon divertimento!

Pensieri e pulizie


Un’altra giornata se n‘è andata, luminosa calda e arieggiata.
Dalla terrazza scorgo gli alberi che fino a una settimana fa sembravano ancora letargici per l’inverno, mentre le margherite per dispetto fiorivano già a febbraio, ed ecco che li trovo con fronde zeppe di foglie verdissime, cresciute rapidamente per godere del clima favorevole e immagazzinare tutta la luce possibile, che magia la natura.
Mentre la vita fa il suo corso noi stamattina io e la piccola abbiamo fatto un giretto senza intoppi fino al centro per l’impiego, per fortuna almeno questo è vicino e ci sono arrivata agevolmente, salvo forse aver imboccato un senso unico al contrario (per fortuna non c’era nessuno !!!), pratiche sbrigate piuttosto velocemente con la piacevole sorpresa di trovarmi davanti un mio ex cliente con cui ho scambiato quattro chiacchiere in allegria.
Per il resto della giornata è continuato il servizio di casalinga intrapreso ieri, la nostra casetta aveva urgente bisogno di una bella rassettata dopo una settimana di semi-trascuratezze causa spostamenti frequenti, così ho ripreso anche la fastidiosa attività di stiro, ma senza conseguenze fatali per il mio umore.
L’Infanta stasera ci ha fregato in curva rifiutando la pappa delle 19.00 per un irrevocabile pisolino durato ben un’ora, ci ho provato a svegliarla dopo mezz’ora, ma praticamente mi ha mandato a quel paese russando! Allora io ed il Generale l’abbiamo presa in contropiede al risveglio ficcandola in una tiepida bacinella d’acqua per un bel bagnetto rilassante, il che ha sortito ottimi risultati, si è addormentata tardi lo stesso alle 23 e rotti ma senza alcuna lagnanza, anzi ha giocato serena per i fatti suoi fino all’assopimento con il suo luciotto Simba in mano.
Domani mattina grande tour al mercato per vari acquisti e sosta dai nonni, si prevede una giornata intensa e allegra, d’altronde adoro fare shopping!
L’ultimo pensiero va al mio racconto che attualmente è immobile nei miei pensieri… non ho voglia di scriverlo a mano, infatti un altro doloroso taglietto si è presentato al mio pollice destro, il malefico si ripropone frequentemente da quest’inverno lasciandomi solo pochi giorni di tregua dalla guarigione alla nuova sofferenza, purtroppo non mi va di scrivere neppure al pc e visto che è fallito anche l’espediente dettatura elettronica mi sa che aspetterà un bel po’ ancora prima di vedere la luce, ma niente paura prima o poi lo faccio, me lo sono promesso.
A proposito di ciò mi vengono in mente le librerie… ma quanta gente scrive??? Ma quanta gente legge? E se dovesse essere pubblicato… chi lo troverebbe nella miriade di tomi presenti sul mercato???
Dubbi delle 23.57... Ma domani è un altro giorno.
Ah ultimissimo pensiero felice ieri sera ho vinto a scacchi con il computer per ben 3 volte (è il mio gioco del momento, io devo sempre giocare a qualcosa…), certo ero a difficoltà 1 ma una settimana fa perdevo e basta hihihihi.

13 maggio 2008

9 mesi


signorina con cappello


amicizia è...


pensieri e palloncini

Omaggio fotografico alla nostra Infanta Imperatrice per i suoi 9 mesi.
Foto scattate sabato alla festa di compleanno del piccolo Emanuele in un bellissimo parco.

Alphonse Mucha

Madonna of the Lilys

12 maggio 2008

Festeggiamenti

Oggi è una giornata importante!
Innanzitutto un grazie a chi legge, anche solo di striscio, questo blog!
Oggi è stato sfondato il muro delle 1000 visite, stupefacente, non me lo sarei mai aspettato!
Anche se magari sono sempre le solite persone però vuol dire che ritornano a leggere le mie sciocchezze quotidiane, le mie gioie, le mie crisi... siete eroici, GRAZIE di cuore!
Seconda cosa festeggiamo il primo controllo dal nutrizionista per la nostra dieta (anche il Generale è in dieta lo sapete no?) ebbene grande successo per entrambi!
Qualche piccolo sacrificio val la pena di farlo per tornare in forma!
Ancora una settimana da affrontare con penuria (cioè zero) di zuccheri (pasta, pane, dolci di qualunque tipo e patate) ma sapendo che qualche effetto lo fa lo facciamo fieri e rampanti.
Altro avvenimento è che sono stata all'Inps per la disoccupazione (un'oretta buona di attesa per niente o quasi), ecco qua c'è meno da festeggiare visto che ho una trafila di carte da compilare, far compilare e altri noiosi giri da fare, vabbè pazienza, almeno in cambio avrò dei soldini del tutto inattesi.
Altra cosa stasera abbiamo inaugurato il nuovo pigiamino, tutto rosa porcellino, dell'Infanta, le sta davvero a pennello, peccato solo che non volesse saperne di addormentarsi, ma alla fine abbiamo trionfato anche lì. Domani compirà 9 splendidi mesi e festeggieremo pubblicando un po' di foto :-)
Ultima cosa ho pubblicato qualche foto fatta da me sul sito Deviantart e pare che siano piaciute visto che alcuni utenti sparsi nel mondo le hanno messe tra i preferiti, che bello!
Il link per vederle è questo
Buona visione a chi vuole sbirciare!

10 maggio 2008

J. Waterhouse


Anomalie felici

Sto sorridendo. Ho appena finito di vedere un film: “Vero come la finzione” il suo titolo.
Come al solito ho versato qualche lacrima sul finale, ma sempre col sorriso, poi sono uscita a fumare una sigaretta, ridendo di me e del film.
Non doveva essere questo il tema del post di stasera (dovrei dire di stanotte ormai), eppure una frase dell’ultima scena non può non essere menzionata e dice più o meno così: “ le piccole cose che ci accadono ogni giorno, quelle che consideriamo anomalie, succedono proprio per salvarci la vita”…
Eh eh eh!
Oggi di anomalie ne sono successe parecchie!
Stamattina dovevo alzarmi e svegliare presto l’Infanta per precipitarmi dai miei genitori a cui lasciarla in custodia per il mio grande viaggio verso La Città, alla ricerca del Dipartimento Provinciale del Lavoro per convalidare le mie dimissioni, invece mi sono attardata sui blog di alcuni amici e così sono arrivata dai miei in considerevole ritardo sulla tabella di marcia prevista.
Vengo così a conoscenza dello sciopero dei mezzi pubblici, maledizione, io detesto guidare in città e questa sarebbe la seconda volta in una settimana, cosa mai successa in tutta la mia intera esistenza, contando poi che a Mestre io in macchina non ci sono proprio mai andata, sì potete ridere a crepapelle, siete autorizzati.
Il programma era quindi l’autobus, ma nell’incertezza del passaggio dello stesso, in assenza di biglietto e in spropositato ritardo colgo la decisione di avventurarmi da sola nella selva cittadina.
La strada, tante volte percorsa con l’arancione torpedone, mentre avanzo in solitaria è completamente mutata: nuove rotonde (la mania del periodo da qualche anno a questa parte), sottopassaggi ignoti e cosa sbalorditiva zero traffico! Tutto ciò rende il percorso irriconoscibile.
Sorpresa delle sorprese non sono neppure agitata, fantastico!
Un po’ intimorita raggiungo il luogo fatale del parcheggio all’aperto, il solito e l’unico che conosco nella protetta zona conosciuta. Pieno. Rapida rassegna mnemonica … c’è poco distante un garage sotterraneo, sempre a pagamento, orrore, non ho mai parcheggiato in un luogo pubblico sottoterra… il solo pensiero di sporgermi a prendere la tessera dell’entrata mi blocca, ma sì dà il caso che io non abbia alternative, così a venti metri dalla sbarra controllo lo specchietto retrovisore, non c’è nessuno così mi permetto di indugiare e di cambiarmi gli occhiali da sole con quelli da vista.
Arriva il fatidico momento … devo prendere quella benedetta tesserina magnetica per entrare e come prevedibile accosto un po’ troppo in là e devo dibattermi come un’anguilla tra la cintura che preme e il finestrino per afferrare l’oggetto del desiderio non voluto, alla fine ci riesco e mi addentro nelle viscere cementate della terra.
Giusto per essere sicura di trovare posto penso di andare giù al secondo piano, una volta raggiunto mi accorgo di aver toppato alla grande, lì c’è posto solo per gli abbonati e ogni posto auto ha la targa scritta m***a! Ok un bel respirone e cerco la strada per risalire, la trovo e mi imbuco negli angusti corridoi dove sento le ruote della mia rombante Renault scricchiolare e cigolare nelle inevitabili svolte. Come al solito i cretini parcheggiano malamente inducendomi a manovre senza speranza per cercare di entrare in un buco troppo piccolo anche per la mia minuscola utilitaria, la disperazione avanza ma ecco che una coppia di anziani con le buste della spesa aprono la loro vettura e se ne vanno, Dio lo benedica! Finalmente parcheggio. Seconda sfida è trovare l’uscita e localizzare la cassa per non girare a vuoto più tardi, per fortuna il posto è piccolo e ce la faccio in pochi minuti, infine esco all’aria aperta sotto il sole abbagliante e mi ricambio gli occhiali,
Ora, Mestre non è grandissima, eppure il mio adorato marito conoscendo il mio nullo senso dell’orientamento mi aveva stampato la cartina per non sbagliare, peccato sia rimasta sul tavolo della cucina, mi appello così a tutte le mie forze di rievocazione visiva della stessa con risultato zero.
Alzo il polso sinistro per controllare l’ora… non ho nemmeno l’orologio! E poi… questa sensazione di nudità, cos’è? Ah bene! Ho lasciato sul comodino anche la fede!!! Fantastico.
Estraggo quindi il cellulare, è tardissimo, considerando che non so dove andare mi dirigo a passo spedito verso l’unico luogo certo che ricordi nella mappa: il centro commerciale Le Barche.
Cammino davvero veloce e sotto il sole cocente inizio a sudare di quel po po!
Vengo interrotta almeno due volte da gente che mi vuol chiedere informazioni e pubblicitari vari, ho l’aria da vera mestrina, penso, allora mi scopro a osservare la mia immagine scorrere sulle vetrine e mi trovo tesa, con la faccia da stronza e squilibrata in avanti tenendo freneticamente la borsetta, che pessimo spettacolo! Mi sento osservata, ma insomma dai sono già abbastanza in ritardo non è il caso di perdersi in questi pensieri stupidi!!!
Vago con aria convinta per varie vie, ritrovandomi dopo un bel po’ in un posto che so essere esattamente all’opposto di dove devo giungere, Ossignur, mi arrendo e comincio a chiedere informazioni tornando indietro per una strada diversa, speriamo bene.
Nessuno mi sa dire dove sia quello che cerco, inizio a impanicarmi però senza agitazione interna, positivo, penso.
Vedo dunque una signora e la fermo cortesemente per chiedere informazioni, lei incerta mi indica un percorso (le signore precedenti mi hanno mandato a funghi speriamo che stavolta vada meglio) e finalmente giungo davvero nel posto che cercavo, ah gli agognati uffici sono proprio qui dove un cartello, il più bello che abbia mai visto in vita mia, mi conferma la fine del peregrinare.
Sbaglio un paio di volte corridoi e stanze per scoprire che devo andare al quarto piano però dalla porta un po’ più in là, ma ormai sono felice di essere lì e niente conta più.
Approdo nell’ufficio corretto e sbrigo le pratiche con dei funzionari evidentemente alle prime armi, meridionalissimi, burocrati impacciati e ligi, ma molto gentili e comprensivi, nonché pieni di senso dello stato visto che a mezzogiorno in punto hanno annunciato un minuto di silenzio per ricordare Aldo Moro nell’anniversario della sua morte.
Giusto questa piccola anomalia porta poi uno dei suddetti impiegati a pronunciare una frase magica alle mie orecchie il cui senso era chiarissimo “se ti licenzi entro l’anno di età di tuo figlio hai diritto alla disoccupazione anche se ti sei licenziata tu” e poi dicono che l’Italia fa schifo, ma per favore, non diciamo fesserie! All’estero pigli una pedata nel sedere e tanti saluti, noi siamo ancora tutelati come dei bambini in fasce con una madre premurosissima. (Fine della declamazione patriottistica)
Continuiamo la trafila di carte e mi fanno un sacco di domande per assicurarsi che non sia stata minacciata in qualche modo o incoraggiata a lasciare il lavoro, in realtà è stato il contrario e rispondo serena anche a tutti i quesiti statistici sugli asili nido.
Mi faccio infine spiegare come funziona la storia della disoccupazione, loro tutti felici mi indicano cosa fare e me ne vado doppiamente allegra.
Il pensiero della strada del ritorno al garage mi rabbuia solo un istante perché percorrendo la via nell’altro senso mi ritrovo in un luogo conosciutissimo che avevo frequentato qualche anno fa, il sorriso si allarga sempre più e mi ritrovo in men che non si dica nel parcheggio, penso alla scammellata fatta prima e mi consolo pensando che è stato solo un bene così ho fatto del sano movimento!
Stavolta la sbarra dell’uscita non mi frega accosto ben vicina ed esco trionfante!
Evviva, sono a casa vittoriosa con la mia piccola tra le braccia ed ogni anomalia ha fatto qualcosa per migliorarmi la giornata, in più stasera sono qui, davanti al mio bel pc dopo aver visto un bel fim per raccontarvi tutto questo … non è fantastico?

8 maggio 2008

Pesce


Mentre il buon Petrucci assorda le mie orecchie (purtroppo serve incredibilmente da calmante all'Imperatrice...) mi accingo a scrivere qualcosina qui.
Oggi io e l'Infanta siamo state al mercato, un turbine di gente e bancarelle, sole, colori, profumi (e odori) che ti ricordano che l'estate si avvicina (nonchè l'aroma di fritto che ti ricorda che sei maledettamente a dieta!!!); una marea di bambini, passeggini e donne incinta, sembra che il boom delle nascite non si arresti da queste parti o forse non l'avevo mai notato prima.
Abbiamo acquistato degli articoli bellissimi per la piccina, che presto vedrete in foto indossati debitamente, trattasi di un paio di sandaletti rosa, una cuffietta fuxia, dei calzini assortiti e un elegantissimo cappellino bianco davvero sciccoso.
A mezzogiorno stavamo tornando verso la macchina e noto che la gente scompare come per magia al suono delle campane, come se fossero tante Cenerentole a cui scade il permesso magico, un fatto curioso non trovate?
Beh a noi non è dispiaciuto e quindi abbiamo attraversato piazze e vicoletti in tranquillità senza dover stare attente che il passeggino urti i nonni imbambolati davanti a qualche banchetto, arriviamo così nel reparto pesce fresco e, memore del nostro programma alimentare, mi sono fiondata da dei conoscenti e ho acquistato del buon pescato.
Giunte a casa si è posto il problema della preparazione di quanto appena comprato... già il pesce è buono ma non è che io abbia una grande esperienza nella sua cottura, così mi invento al volo una ricettina per il pranzo mentre la piccina riposa, filetti di cernia con pomodorini freschi, una favola!!!
Galvanizzata dal risultato ho passato mezzo pomeriggio sul resto: due bellissime orate e una piovra, oltre che la pappa della Francesca e le verdure per noi s'intende.
Per la piovra niente di speciale, la faccio bollita e la schiaffo in acqua non senza un po' di schifo nel lavaggio preliminare, ma le orate... mi sono dimenticata di farmele pulire!!!
Ed ecco che ho dovuto improvvisarmi pescivendola... le squarto e ne dilanio le viscere (a manazze nude), benchè fosse la prima volta mi è andata benone, si è tolto tutto abbastanza in fretta e non ho sbagliato a tagliare, che fortuna!
Insomma alla fine sono andate in forno al cartoccio con tutte le spezie e le erbe aromatiche del caso, un successone... gnam gnam.
Bene!
Domani si va a Mestre, ah da quanto tempo non calco le sue intasatissime vie e la vivace piazza Ferretto, per non parlare dei suoi cinema, uh quante domeniche pomeriggio con le mie fidate amiche in quelle salette anguste, oggi siamo abituati ai super multisala con 12 film in programmazione e gastronomia all'esterno, ma quelli erano tempi fantastici, di autobus persi, di film a sorpresa (non ci informavamo quasi mai...) emozioni senza tempo.
Invece domani si va ad uffici, sperando di trovarli e di fare in fretta le commissioni che mancano.
Non c'è più poesia.
Ora andiamo dall'Infanta che urla a squarciagola e visto l'orario è meglio trovare una soluzione in fretta... qualcuno ha del cloroformio???

6 maggio 2008

Quesito


Vettura riempita di guano ... Che mito qua ci ho messo anche un dito davanti :-)

Si consiglia di cliccare sulle foto per un ingrandimento efficacie.

Osservate bene le foto, che purtroppo sono fatte col telefonino e quindi non hanno una definizione eccelsa…
Il soggetto è ovvio è la mia povera automobile (in prestito in verità), ora, secondo voi, i piccioni di questo paese si nutrono di purghe o lo hanno fatto apposta esercitandosi al tiro al bersaglio perché la macchina gli fa proprio cag**e ??? Perfino la nonna del piano terra stamattina mi ha fermato e mi ha detto “ sa … non ho mai visto un affare del genere, e non è neppure parcheggiata sotto i fili dell’alta tensione …!!!”
Cari piccioni ho una cosina da dirvi …

Andate a Cag**e ma la prossima volta NON sulla mia macchina o mi munisco di carabina e poi vi faccio allo spiedo!!!

Riflessioni dopo una visita


Passata la burrasca ecco un bell’arcobaleno.
Tutto è bene quel che finisce bene, stamattina dopo essermi informata a dovere sui miei diritti di madre lavoratrice è arrivata la telefonata del supercapo a definire la mia piena assoluzione e ragione! Verrò debitamente liquidata e dimessa a norma di legge, tutto senza nessun ulteriore commento stizzito per l’empasse creatasi.

La comunicazione liberatoria (in tutti i sensi) è arrivata in tarda mattinata alleviando qualunque mio malumore e nella nuova sistemazione della struttura riabilitativa.
Se possibile è un posto ancor più triste dell’ospedale a mio avviso, in quanto è proprio una casa di riposo.
Il senso di ineluttabilità, di tristezza, rassegnazione e abbandono che pervade le mura di questi centri è totale.
La ormai bisnonna Maria è ricoverata per un’ ischemia che le ha paralizzato metà del corpo, un brutto scherzo del destino a lei che è sempre stata fortemente indipendente, traino della famiglia, una vera lady di ferro anche a 86 anni, con il suo caratterino certo, ma non ha fatto mancare nulla di ciò che poteva dare ai suoi figli con sforzo e sacrificio personale, salvo (secondo lei) un po’ di affetto in più, si rammarica infatti di averli picchiati a volte quando erano bambini (tre maschietti forse un tantino vivaci) e si dichiara colpevole per questo meritando “l’internamento”.
Il suo unico male negli anni seguenti la morte del nonno è stato uno solo: la solitudine.
La sua vita è stata travagliata, ultima di innumerevoli figli quindi trattata con disprezzo e vera cattiveria dai fratelli, orfana in giovane età della amata madre, l’unica che la difendesse, reduce di un grave incidente e pioniera (leggi cavia) di una nuova tecnica di trattamento per le fratture (una delle prime in Italia a cui hanno piantato i “ferri” sulle gambe al posto del gesso) con cui per fortuna è guarita molto bene; lavoratrice assidua per mantenere la famiglia dato che il nonno dopo essere stato prigioniero di guerra e con una grave malattia della vista non poteva lavorare e si dava un po’ al vino per consolarsi, fino alla morte precoce; vissuta per tanti anni in affitto da ultimo è stata sfrattata a 80 anni (che quel caro signore possa avere come prossimi inquilini solo guatemaltechi che gli demoliscano l’appartamento…) con conseguente trasloco, cambio di paese, di amicizie, abbandonata da tutte le sue conoscenti per questo, come se avesse avuto la colpa di qualcosa…
Insomma la sua esistenza è sempre stata faticosa e non c’è da meravigliarsi se ha sviluppato una scorza dura e un carattere dal cipiglio feroce, con i suoi nipoti però è sempre stata magnanima, io posso dire in particolar modo di essere sempre stata nelle sue grazie e con me ha giocato e scherzato anche quando non ne aveva le forze.
Vederla lì, su quella sedia a rotelle, con l’aria assente e gli occhi umidi mi fa un gran male ogni volta, sebbene si sforzi di fare dello spirito e di dire che sta bene è impossibile non provare una pena immensa per lei, le si legge in faccia che avrebbe preferito la morte a questa situazione che ha sempre rinnegato finchè era in salute.
Purtroppo le cose sono andate così, io non ho molte speranze in un recupero, nessuno le ha credo, perciò vorrei per lei una dipartita rapida e serena, che la sollevi da questo imbarazzo, da questa prigionia, lei è uno spirito libero e non vedo l’ora che torni a camminare veloce e scattante come faceva prima, ma sui verdi campi elisi, priva di rancori, riunita a sua madre che le è sempre tanto mancata.
Ti voglio bene nonnina mia.

Domani intanto è un’altra giornata intensa e tutta da organizzare, la vita va avanti e non aspetta nessuno.

5 maggio 2008

La giornata imperfetta

Oggi doveva essere il grande giorno, il giorno del definitivo distacco col passato lavorativo, invece è stato un grande flop
Il risveglio è stato brusco, il bip della sveglia lo pensavo ormai ossidato da tanto tempo che non squillava più, invece stamani ha fatto il suo fiero trillo alle 8.30 ricordandomi che era una giornata intensa e non potevo rimanere a poltrire a lungo sotto il caldo piumino,già ora che ci pensavo faceva proprio freschetto, vuoi vedere che… Ah dannazione, il tempo meteorologico segue il mio umore. Cielo plumbeo e vento, ma ancora non piove, penso consolata.
Il secondo pensiero dopo "oddio devo andare dai capi" è stato "doh! (alla Homer Simpson) oggi primo giorno di dieta"! Maledizione, una pastina mi avrebbe fatto un gran bene per iniziare meglio la giornata, poi il terzo inesorabile pensieraccio “ caxxo sono ancora senza sigarette” ovvio, mica si materializzano durante la notte.
Così un po’ scoraggiata da tutti questi pensieri bui ho addentato con avidità le due fette biscottate con marmellata (rigorosamente senza zucchero) seguite dal the tiepido col fruttosio, dopo tutto niente male, poteva andare peggio, su su posso farcela (autoipnosi?).
Toeletta mattutina, sbirciata nel web e poi risveglio della piccola Imperatrice che dormiva beata.
Pulizie di casa, sguardo all’orologio “noooo già mezzogiorno???” quando hai bisogno di tempo questo bastardo mette l’acceleratore e ti scappa di mano inesorabilmente; e allora via finisci le pulizie di corsa e preparati qualcosa da mangiare, poi pappa dell’Infanta e poi penso “ok ce la faccio ora mi lavo i capelli e parto” invece squilla il telefonino…
Il Generale Vittorioso mi dà la notizia più infelice della giornata “Amore mio non si possono più dare le dimissioni con la solita lettera, bisogna farlo via internet etc etc…”
PORCA PALETTA!
E allora via in internet, registrati, leggi veloce, stampa… i minuti scorrono ok, fatto! Lavaggio capelli con conseguente trauma della piccola che odia il phon, credo pensi sia un mostro rumoroso che vuole mangiarmi la testa, non ho altre spiegazioni per il suo pianto disperato. Fuori sempre più buio, rumore strano… Eccheccazzzzz! Piove a dirotto: finestre lavate, zanzariere fradice, ci mancava proprio questa… Aspetto 5 minuti che passi il grosso, non passa, ok andiamo lo stesso.
Saliamo in macchina e partiamo sotto un’acqua che il diluvio di Noè in confronto era una pioggerella da barzelletta.
Peripezie stradali, traffico, visibilità scarsa, uffa oggi va proprio tutto storto, ma il meglio deve ancora arrivare.
Alla fine raggiungiamo l’ufficio, saliamo e salutiamo i colleghi, Francesca fa strage di cuori e finalmente imbocchiamo l’ufficio del super capo, ma … guarda chi c’è … l’infame collaboratore sanguisuga rompipalle che l’ha messa nel sacco a tutti … scambio di convenevoli fintissimi e poi finalmente seduti sul mega poltroncione di pelle a tu per tu con i capi.
Le guance si infiammano repentinamente, “sta calma” penso tra me e me, il filmino me lo sono fatta centinaia di volte di quel momento, ma ovviamente non va come speravo.
Facce di circostanza, il succo del discorso è: “dopotutto siamo contenti che ti levi dalle spese perché ci siamo fregati con le nostre mani (con quel coso che è appena uscito) ma non vogliamo rimetterci più di tanto con te quindi pensiamo di ciullarti le ferie che non hai fatto e non pagartele”. Tutto ciò condito e mascherato con molte frasi gentili da ambo le parti.
La confusione più totale scatta con i nuovi moduli per le dimissioni, c’è un buco nero di ignoranza davanti a me e pure dall’altra parte del telefono con cui il capo chiama il commercialista / consulente del lavoro.
Alla fine della fiera non c’è accordo preciso, si devono documentare arrivederci alla prossima puntata, fai altri 80 km un altro giorno che vediamo di inchiappettarti meglio.
Esco per niente sollevata… ma almeno è uscito il sole, andiamo a casa và che è tardi.
Aspetta però in paese fermiamoci a fare un minimo di spesa e prendiamoci la nostra nicotina!!! Ma… non mi bastano i soldi, che vergogna, lascio debito (3,34 euri) che salderà dopo poco il mio Generale; mi appresto alla macchina quando anche il prete mi viene incontro e penso “no oggi no, per favore Signore risparmiami l’alcolista anonimo!!!” NO, non me lo risparmia, solite domande, solite risposte… scusi padre ho fretta la piccola deve mangiare!
Puff pant… finalmente a casa.
Arriva il Generale e che fa? Si incavola al mio posto! Scattano telefonate all’amica commercialista, parenti e amici ed elabora per me il piano di battaglia, ma io non vogliooooo!
Ok faciciamola breve, non ho deciso ancora niente, lasciamo passare la notte che porta sempre consiglio, domani mi richiamano e vediamo il da farsi.
E io che pensavo di levarmi un peso, mi son ritrovata disperata peggio che se dovessi tornare al lavoro domani mattina!
Però ora va già meglio, non sono tesa e nevrotica, quasi neppure arrabbiata, tanto…
Tanto adesso ho la nicotina che mi consola :)
E non guardatemi come una pazza vi vedo attraverso lo schermo!



4 maggio 2008

MISSING!!!



Stanchezza...

Il lungo ponte del primo maggio ci sta lasciando, con le sue giornate calde e soleggiate, con il suo tempo libero, con le ore piccole passate sui blog, con lo shopping, con le gite sui colli euganei, con i soliti sbalzi d’umore.
Già, quest’umore ballerino che non mi lascia tregua, che non mi permette di godere della felicità di ore trascorse in felice relax con la mia famigliola, No. Un egoismo muto e sordo alle esigenze e ai sentimenti altrui mi chiude il ventre in una morsa nervosa e rabbiosa, questo è quello che sento. Stanchezza, dolori, irrequietezza mentale e fisica, reazioni brusche e cattive. Ancora una volta la bestia ha preso il sopravvento, nemmeno una profonda pulizia mi ha ristorato l‘anima stavolta.
E’ l’ansia del domani che mi fa fibrillare, quell’appuntamento tanto rimandato e tanto soffocato, ed è inutile negarlo, anche la mancanza di nicotina, demone maledetto. Schiavitù immonda al tabacco.
Non mi resta che cercare le cose positive dei giorni passati per cercare di tirarmi su. Pure l’Infanta Imperatrice è nervosa e si fa sentire con sgnagolii di richiesta d’attenzione e piantini isterici, eppure è stanca, ma non vuole cedere all’orario della nanna… il solito rifiuto alla perdita di coscienza!
Non bastasse tutto questo io e il Generale abbiamo avuto anche la brillante idea di cominciare una dieta da domani, pure sotto controllo di una dottoressa stavolta, così un eventuale fallimento è onta doppia, per il tuo orgoglio e per chi ti segue. Non mi mancava altro. Un altro giudizio pendente sulla capoccia.
Cercando di ricompormi è meglio pensare ad “ora” e vado a dare il cambio al marito per le ninne nanne… oh finalmente dorme!
Ultimamente pare che questo spazio sia solo uno sfogo per le cose brutte, mi auguro che la situazione cambi presto...

1 maggio 2008

Tecnologia...

Ecco a voi il topolino topoletto che viene fagocitato con ferocia dall'Infanta Imperatrice, per saggiare se la tecnologia odierna le gusta...

Misty morning


Novak Laszlo

Maggio


Inizia qui il lungo weekend del primo maggio, festa del lavoro da cui manco da più di un anno ormai e che dire... sto bene così visto che la piccola di lavoro me ne dà a sufficienza.
Oggi, ormai ieri, ho passato qualche mezz'ora a scambiare battute ilari tramite blogs con degli amici che chiamo Cybernetici, davvero mi sono divertita tantissimo e ridere si sa che fa buon sangue.
I programmi per i prossimi giorni non sono del tutto definiti, domani a pranzo dalla mitica nonna Polly e poi domenica a mangiare sui colli per festeggiare un "pazzo" carissimo cugino acquisito (Michele detto anche "Mio Mik") nel mezzo un buco di relax totale e spupazzamento dell'Infanta a volontà.
Tenterò anche di buttare giù qualcosa di più concreto in merito a quel racconto che si dipana giorno per giorno, magari metterò un estratto qui così qualcuno mi dice se è il caso di continuare o di buttare tutto nel cestino, così mi risparmio una fatica! Il bello della faccenda comunque è che ho ripreso o iniziato dei testi molto interessanti per la mia evoluzione personale, oltre che per la trama, probabilmente senza questo pretesto non li avrei mai aperti nè letti considerandoli "mattoni" o frivoli , nella mia solita pigrizia, invece ognuno ha da dire qualcosa di interessante, quindi anche se non dovesse andare in porto il manoscritto avrò comunque guadagnato qualcosa per cui valeva la pena impegnarsi un po'.

Questo mese si prospetta intenso per vari eventi che debbono verificarsi tra cui il compleanno della mia adorata mammina, della mia cuginetta Chiara e già lunedì prossimo l'incontro con i miei datori di lavoro, che non vedo molto felice per qualche aspetto che sappiamo bene io e qualcun'altro, speriamo che il signore con la barba sulla nuvoletta abbia pietà per tutti noi che affronteremo quell'appuntamento e ci permetta di "lasciarci" con le dovute maniere restando sereni...

Auguro infine a tutti coloro che passano di qua (e non) un divertente e rilassante fine settimana, un buon primo maggio e tanta tanta felicità.