5 maggio 2008

La giornata imperfetta

Oggi doveva essere il grande giorno, il giorno del definitivo distacco col passato lavorativo, invece è stato un grande flop
Il risveglio è stato brusco, il bip della sveglia lo pensavo ormai ossidato da tanto tempo che non squillava più, invece stamani ha fatto il suo fiero trillo alle 8.30 ricordandomi che era una giornata intensa e non potevo rimanere a poltrire a lungo sotto il caldo piumino,già ora che ci pensavo faceva proprio freschetto, vuoi vedere che… Ah dannazione, il tempo meteorologico segue il mio umore. Cielo plumbeo e vento, ma ancora non piove, penso consolata.
Il secondo pensiero dopo "oddio devo andare dai capi" è stato "doh! (alla Homer Simpson) oggi primo giorno di dieta"! Maledizione, una pastina mi avrebbe fatto un gran bene per iniziare meglio la giornata, poi il terzo inesorabile pensieraccio “ caxxo sono ancora senza sigarette” ovvio, mica si materializzano durante la notte.
Così un po’ scoraggiata da tutti questi pensieri bui ho addentato con avidità le due fette biscottate con marmellata (rigorosamente senza zucchero) seguite dal the tiepido col fruttosio, dopo tutto niente male, poteva andare peggio, su su posso farcela (autoipnosi?).
Toeletta mattutina, sbirciata nel web e poi risveglio della piccola Imperatrice che dormiva beata.
Pulizie di casa, sguardo all’orologio “noooo già mezzogiorno???” quando hai bisogno di tempo questo bastardo mette l’acceleratore e ti scappa di mano inesorabilmente; e allora via finisci le pulizie di corsa e preparati qualcosa da mangiare, poi pappa dell’Infanta e poi penso “ok ce la faccio ora mi lavo i capelli e parto” invece squilla il telefonino…
Il Generale Vittorioso mi dà la notizia più infelice della giornata “Amore mio non si possono più dare le dimissioni con la solita lettera, bisogna farlo via internet etc etc…”
PORCA PALETTA!
E allora via in internet, registrati, leggi veloce, stampa… i minuti scorrono ok, fatto! Lavaggio capelli con conseguente trauma della piccola che odia il phon, credo pensi sia un mostro rumoroso che vuole mangiarmi la testa, non ho altre spiegazioni per il suo pianto disperato. Fuori sempre più buio, rumore strano… Eccheccazzzzz! Piove a dirotto: finestre lavate, zanzariere fradice, ci mancava proprio questa… Aspetto 5 minuti che passi il grosso, non passa, ok andiamo lo stesso.
Saliamo in macchina e partiamo sotto un’acqua che il diluvio di Noè in confronto era una pioggerella da barzelletta.
Peripezie stradali, traffico, visibilità scarsa, uffa oggi va proprio tutto storto, ma il meglio deve ancora arrivare.
Alla fine raggiungiamo l’ufficio, saliamo e salutiamo i colleghi, Francesca fa strage di cuori e finalmente imbocchiamo l’ufficio del super capo, ma … guarda chi c’è … l’infame collaboratore sanguisuga rompipalle che l’ha messa nel sacco a tutti … scambio di convenevoli fintissimi e poi finalmente seduti sul mega poltroncione di pelle a tu per tu con i capi.
Le guance si infiammano repentinamente, “sta calma” penso tra me e me, il filmino me lo sono fatta centinaia di volte di quel momento, ma ovviamente non va come speravo.
Facce di circostanza, il succo del discorso è: “dopotutto siamo contenti che ti levi dalle spese perché ci siamo fregati con le nostre mani (con quel coso che è appena uscito) ma non vogliamo rimetterci più di tanto con te quindi pensiamo di ciullarti le ferie che non hai fatto e non pagartele”. Tutto ciò condito e mascherato con molte frasi gentili da ambo le parti.
La confusione più totale scatta con i nuovi moduli per le dimissioni, c’è un buco nero di ignoranza davanti a me e pure dall’altra parte del telefono con cui il capo chiama il commercialista / consulente del lavoro.
Alla fine della fiera non c’è accordo preciso, si devono documentare arrivederci alla prossima puntata, fai altri 80 km un altro giorno che vediamo di inchiappettarti meglio.
Esco per niente sollevata… ma almeno è uscito il sole, andiamo a casa và che è tardi.
Aspetta però in paese fermiamoci a fare un minimo di spesa e prendiamoci la nostra nicotina!!! Ma… non mi bastano i soldi, che vergogna, lascio debito (3,34 euri) che salderà dopo poco il mio Generale; mi appresto alla macchina quando anche il prete mi viene incontro e penso “no oggi no, per favore Signore risparmiami l’alcolista anonimo!!!” NO, non me lo risparmia, solite domande, solite risposte… scusi padre ho fretta la piccola deve mangiare!
Puff pant… finalmente a casa.
Arriva il Generale e che fa? Si incavola al mio posto! Scattano telefonate all’amica commercialista, parenti e amici ed elabora per me il piano di battaglia, ma io non vogliooooo!
Ok faciciamola breve, non ho deciso ancora niente, lasciamo passare la notte che porta sempre consiglio, domani mi richiamano e vediamo il da farsi.
E io che pensavo di levarmi un peso, mi son ritrovata disperata peggio che se dovessi tornare al lavoro domani mattina!
Però ora va già meglio, non sono tesa e nevrotica, quasi neppure arrabbiata, tanto…
Tanto adesso ho la nicotina che mi consola :)
E non guardatemi come una pazza vi vedo attraverso lo schermo!



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