29 luglio 2008

Om Namah Shivay - Nina Hagen

Stasera mi sono trastullata facendo un altro video...
Non è eccezionale ma ci sono delle belle foto.
Enjoy it!





P.s. nei post precedenti trovate l'imperdibile classifica del Concorso del gesso!!! (purtroppo essendo salvata come bozza giorni fa è stato pubblicato in quella data...)

Test del caffè...

Purtroppo qualcosa è andato storto e non riesco a correggerlo...
ecco il link per il test del caffè...

TEST DELL'UOMO NEL CAFFE'

Scusatemi!

28 luglio 2008

Test !

Ecco a voi un simpaticissimo test per vedere se usate il cervello destro o sinistro una volta caricato premete play e cercate di vedere se trovate l'uomo nel caffè, buon divertimento!



Ed eccone un altro: qual'è il senso di rotazione della ballerina? Orario o antiorario?
Scervellatevi!

Senso orario: utilizzate in prevalenza il cervello destro

Senso antiorario: utilizzate in prevalenza il cervello sinistro



Questi bellissimi giochini trovati dal mio super-papi cascano a fagiolo con la lettura del momento (che non ho messo perchè volevo farvi una sorpresa con dei risultati visibili... ma tanto!) cioè: " Disegnare con la parte destra del cervello" di Betty Edwards.
Che differenza c'è tra cervello destro e sinistro?
La parte sinistra, quella dominante, presiede le funzioni del linguaggio, della logica, dei numeri, ha il senso del tempo, dà un nome agli oggetti, cataloga e riconosce tutto in modo verbale.
La parte destra invece funziona per immagini, è percettiva, non ha senso del tempo, ha reazioni emotive, ecco un passaggio del libro sopra citato:
"Ognuno di noi, dunque, ha un doppio cervello e due modi di conoscenza. La dualità e le differenze qualitative tra le due metà del cervello e del corpo, espresse intuitivamente nel nostro lessico, trovano un effettivo riscontro nella fisiologia del cervello umano."
"Entrambi gli emisferi captano gli stessi dati sensoriali, ma le due metà del cervello possono elaborare le informazioni in maniera diversa. Il compito può essere diviso tra i due emisferi così che ciascuno si trovi a gestire la parte che meglio si confà al suo stile, oppure uno degli emisferi, più spesso quello dominante, cioè il sinistro, assume la guida inibendo l'altro. L'emisfero sinistro analizza, astrae, enumera, scandisce il tempo, programma operazioni suddivise in diverse fasi, verbalizza e forma concetti razionali basati sulla logica... Ma esiste un altro modo di conoscenza: quella dell'emisfero destro. In quest'ambito noi "vediamo" cose che possono essere immaginarie, che esistono cioè solo per l'occhio della mente. Con la funzione visiva vediamo come le cose esistano nello spazio e come le parti si uniscano per formare il tutto. Usando l'emisfero destro noi comprendiamo le metafore, sognamo, creiamo nuove aggregazioni di idee. Quando troviamo troppo difficile descrivere qualcosa, spesso ci aiutiamo con i gesti. L'esemprio è questo: provate a descrivere una scala a chiocciola senza indicare con le mani la forma di una spirale. Infine è utilizzando le funzioni dell'emisfero destro che siamo in grado di disegnare ciò che percepiamo."

Traetene voi le conclusioni!

RIGHT BRAIN FUNCTIONS
uses feeling
“big picture” oriented
imagination rules
symbols and images
present and future
philosophy & religion
can “get it” (i.e. meaning)
believes
appreciates
spatial perception
knows object function
fantasy based
presents possibilities
impetuous
risk taking

LEFT BRAIN FUNCTIONS
uses logic
detail oriented
facts rule
words and language
present and past
math and science
can comprehend
knowing
acknowledges
order/pattern perception
knows object name
reality based
forms strategies

Modi paralleli di conoscenza
sx dx
intelletto/intuizione
convergente/divergente
digitale/analogico
secondario/primario
astratto/concreto
orientato/libero
propositivo/immaginativo
analitico/relazionale
lineare/non lineare
razionale/intuitivo
consequenziale/multiplo
analitico/sintetico
oggettivo/soggettivo
successivo/simultaneo

Pazza I(k)dea

Il Generale nell’ultima settimana ha fatto passi da gigante, nel vero senso della parola, tant’è che oggi è andato al lavoro per la gioia di tutti i capi e colleghi, a posteriori devo ammettere che è stato un mezzo sollievo anche per me.
Nonostante mi desse una grande mano con l’Infanta e mi tenesse compagnia, oggi che non c’era sono riuscita a fare molte più cose (inspiegabilmente!), certo mi sono sentita un po’ sola, ma ero molto più determinata e meglio organizzata, addirittura più paziente con l‘Imperatrice.
Probabilmente questo deriva dal fatto che siamo a casa tutti assieme solo quando è festa, quindi in quei giorni mi concedo molta più scioltezza nelle faccende domestiche, al punto di tralasciarle per poter meglio godere del sollazzo in felice compagnia del mio amato.
Ora, due mesi di tale, inconsapevole, rilassatezza mi hanno un po’ paralizzato e la nostra casa ne ha davvero risentito, ma oggi con grande energia ho rimesso a posto molto, certo non tutto, mica sono wonder-woman!
Poi bisogna dire una piccola e sconvolgente verità … l’uomo è nato per creare disordine dove la donna mette a posto!
Soprattutto in bagno.
Già lo sapevo, ma negli ultimi tempi dentro di me l’ho ribattezzato “uomo-tsunami” dalla quantità di acqua che è in grado di spargere e schizzare in tutto il bagno.
Ma tralasciamo queste pochezze, infondo sono cose a cui si può rimediare.

Ieri era domenica, quindi il tradizionale giorno per stare in famiglia, infatti a pranzo ci precipitiamo dai miei a gustare un ottimo vitello tonnato ed altre delizie preparate magistralmente dalla mia fenomenale mamma.
Il lauto banchetto ovviamente riempie lo stomaco e ottunde la mente, come è giusto che sia, specialmente con il caldo che si fa sentire in maniera prepotente in questi giorni.
Generalmente una volta mangiato e fatte due chiacchiere ci precipitiamo a casa a impigrirci e a spaparanzarci, invece ieri (nonostante, ripeto, il sonno atavico) io ed il Generale abbiamo avuto la malsanissima idea di portare i miei genitori in quel posto di perdizione chiamato IKEA.
Essendo fine luglio ho pensato che la maggior parte della popolazione peninsulare fosse andata al mare, o in montagna, a godere un po’ della natura, del sole e di un po’ di sano svago all’aria aperta, ma ovviamente mi sbagliavo e di grossissimo!
Il tragitto di andata l’ho percorso io, con una certa scioltezza, ormai sono padrona del mezzo e delle strade di quella zona … non fosse che hanno cambiato tutto e hanno messo dei cartelli invisibili!!!
Sì perché delle tavolette minuscole ad ogni svariato Kilometro, e soprattutto NON negli incroci essenziali, non si possono chiamare segnaletica e nemmeno pubblicità, penso infatti che l’abbiano fatto per pagare meno tasse possibili, privandomi così però di ogni riferimento.
Sta di fatto che sono arrivata all’imboccatura dell’autostrada, una via senza scampo.
Allegre imprecazioni hanno pervaso l’abitacolo, così il Generale scende dal mezzo, si consulta con il suocero e prende in mano la situazione, o meglio il volante.
Una fortunosa retromarcia ci salva e poi via, alla ricerca dell’entrata perduta.
Finalmente dopo giri pazzeschi e con un personaggio che ci ha tagliato la strada (convintissimo, ma in contromano!!!) giungiamo all’agognata zona commerciale.
In coda per il parcheggio, pessimo inizio.
Una volta riusciti ad entrare non potevo credere ai miei occhi, non saprei enumerarvi il numero sconsiderato di famiglie con bambini piccoli in passeggino e le donne incinta che ho visto là dentro.
Il risultato è stato pessimo, abbiamo girato tutto il capannone tra gente che puzzava ed aria condizionata fortissima che mi han fatto venire un bel mal di testa, a passo d’uomo zoppo (a misura di Generale insomma eh eh eh).
Come ogni dannata volta è stata un’odissea e non potrò mai scusarmi abbastanza con i miei poveri “vecchi” per il disagio che ho provocato a loro e al mio fratellone, che tentava di sdraiarsi su ogni divano dell’esposizione, e come ogni volta abbiamo comprato qualcosa.
Stavolta è stato (fra le altre cose, ovviamente) un tunnel azzurro a molla, lungo circa un metro e ottanta con cui l’Infanta ed il Generale si divertono tantissimo!
Almeno a qualcosa è servito.



Ecco il comico Paolo Migone che esprime a meraviglia una domenica all'Ikea...

26 luglio 2008

Super classifica

Signori e Signore,
siamo lieti di presentarvi finalmente i vincitori del "Concorso del gesso"!
Ecco di seguito tutti i partecipanti in gara:






















Per chi non fosse veneto...
traduzione: mi puzza il piede
(simpaticone)










And the Winner is...

RULLINO I TAMBURI E TROMBINO LE TROMBE...

(ehm squillino le trombe...)

Primo Classificato MICHELE Premio: Pizza

Seconda classificata FLAVIA Premio: pastine a volontà

Terza classificata AMBRA Premio: spritz e patatine


Infine ecco i miei scarabocchi non in gara e come ho ridotto il gesso la sera prima della rimozione...







23 luglio 2008

R.E.M. live @ Arena di Verona


L’ultimo concerto della stagione se n’è andato, lasciandomi emozioni meravigliose.
Il mio gruppo preferito non mi ha deluso, mi ha fatto vivere un’esperienza indimenticabile, ancora una volta.
E’ la terza volta che assisto ad un concerto dei R.E.M., la prima nella torrida estate del 2003 (luglio mi sembra) allo stadio di Padova è stata l’emozione più grande, ma li ho visti lontanissimi e con un’acustica orripilante, la seconda nel freddissimo gennaio 2005 a Bolzano nel Palaonda, il miglior concerto come sonorità e vicinanza al palco, infine lunedì 21 luglio 2008 alla stupenda Arena di Verona.

L'attesa fuori dall'Arena
Già l’ambientazione vale il viaggio … ah sì il viaggio!!!
Eh ormai lo sapete che da un pezzo il Generale è infortunato, quindi ho guidato io!
E’ stata la mia prima volta in autostrada e già come inizio non riuscivo ad arrivare al biglietto al casello d’entrata (dopo una disquisizione col Generale se avessi preso o meno l‘entrata giusta), beh alla fine ho slacciato la cintura e mi sono sporta oltre la porta recuperando l‘infame pezzetto cartaceo.
Il tragitto è stato tutto sommato breve, ma intenso, da Padova Est a Verona Sud sono stata quasi sempre in terza corsia ad una velocità ragguardevole, non avrei mai creduto di essere così “spericolata”, ad ogni modo siamo ancora tutti sani e salvi, quindi vuol dire che ho guidato bene, no?
Il bello è stato all’uscita! Ha! Indovinate la mia fortuna, imbocco una delle tante uscite e cosa trovo al posto dell‘omino? Un cartello con scritto: sciopero del personale… e mo che ‘azz facciamo? Usciamo senza pagare??? Noooooo che poi ci arriva la multa magari… facciamo una bella retromarcia! E via, cambiamo di casello.
Chiedo delucidazioni all’omino su cosa sarebbe accaduto se fossi uscita di là, ma non ho ricevuto risposta se non “si impara a pagare l’autostrada…” ma che cavolo vuol dire??? TU fai sciopero e IO devo imparare cosa??? Ok, ok, lasciamo stare… usciamo dal casello e ci imbottigliamo nella trafficatissima Verona.
Belli fermi in coda con un sacco di macchine che cambiano di corsia che secondo me neanche loro si capivano più dove andare, misteri cittadini!
Dopo una mezz’oretta arriviamo al primo parcheggio e ci fiondiamo dentro, scopriamo così che era un garage custodito e ci pelano distintamente 15 euri avvertendoci che chiudevano mezz’ora dopo la fine dello spettacolo. Ammazza! Noi col Dott. House forse non ce l’avremmo fatta, elaboriamo così la strategia di fuga in anticipo delle donzelle con recupero del Generale “più dopo”.
Dopo la prima rapina ne segue una seconda: il bar. Necessitiamo infatti di viveri e bagno, così se ne vanno altri 7 euri di due paninetti da un centimetro quadro, due tramezzini che sembravano grandi ma alla fine erano solo vuoti e due bottigliette d’acqua.
Questa volta non mi sono portata il cibo da casa: primo perché non avevo voglia di portarmi 2 borse (da sola) e secondo perché non avrei retto ad un secondo scambio con del petto di pollo crudo! Come? Dite che una volta fatto un errore ci si ricorda di non farlo la volta seguente? Ah, beh, può darsi, ma giusto per non incorrere in altre delusioni meglio eliminare il problema alla radice.
Bene, risolti i problemi di sopravvivenza alimentare e fisiologica ci mettiamo in marcia per l’Arena, pian pianino, senza fretta, tanto di gente ce n’era talmente tanta che di scegliere il posto dove sedersi non si poteva neppure pensarlo! Arriviamo e ci mettiamo diligentemente in coda, intanto mangiamo, chiacchieriamo ed iniziamo a vestirci, perché il caldo sole ha lasciato il posto ad un celo striato di nubi e un vento fresco non troppo allettanti.
Il panorama della piazza con tutte quelle file di gente, come raggi emanati dal pietroso sole dell’ Arena, era davvero suggestivo.
Aprono, un po’ in ritardo, i cancelli ci avviamo quindi alle gradinate, in piccionaia, lassù sui gradoni millenari di quest’antico anfiteatro, così alti da scalare, specialmente per il Generale!
Guarda che ti riguarda riusciamo a beccare un posto sufficiente a depositare i nostri tre fondoschiena in una posizione laterale, ma non troppo, rispetto al palcoscenico e ci sediamo sui nostri cuscini ricavati da un materassino da palestra, in attesa dell’inizio del concerto.


Pubblico in attesa

Dalle 19.30 fino alle 21.00 la gente è continuata ad arrivare, come formiche infestanti ha invaso gli anelli e la platea di questa vecchia Arena, tutti trepidanti ed emozionati per quello a cui avrebbero assistito.
Le nostre chiacchiere divertite sono ritmicamente interrotte dai venditori ambulanti di bibite e panini, uno di loro aveva un’intercalare che a noi risultava molto divertente, anche perché lo vedevi aggirarsi con una pancia tipo donna gravida in 9 mesi, schiacciando un po’ tutti, baffo stile “Roberto” (il tele-venditore sempre senza fiato) e rubiconde gote paffute, era impossibile non risultarne almeno sorridenti!
“Hè! Co-ca, Bir-ra, Tè, pa-ni-nò! Bir-ra, Co-ca tè, pa-ni-nò!
Non rende l’idea, ma non ho l’audio purtroppo.


Mike Mills (maglia arancione) si beve una birra prima del concerto ...

Passa così un’oretta ed ecco arrivare il gruppo di spalla, fastidiosissimo, terribile, con un volume da far saltare le coronarie, tremendo!
La mezz’ora più brutta della giornata, appena trovo chi erano ve lo dico così risparmiate i soldi e non comprate i loro ciddì. [nota postuma sono gli: EDITORS, pare anche che siano famosi… a noi non sono piaciuti!]


Gli Editors il gruppo di spalla.

Un’altro po’ di attesa, intanto spazzano e lavano il palco, sistemano gli animaletti portafortuna di
Michael Stipe,


I mostriciattoli di Michael

finiscono di accordare gli strumenti e poi… nella trepidazione generale, iniziano!
Una scenografia bellissima con un videowall sfalsato, tante telecamere e una sapiente regia, hanno fatto da degna cornice a questo gruppo fenomenale.

La band in azione sul palco

Stipe sul videowall

Le canzoni si susseguono una dopo l’altra con delle brevi pause dove il mio idolo, Stipe, parla con il pubblico con una vocina così dolce e remota…. Introduce le canzoni, fa battutine, ringrazia…
I pezzi spaziano a tutti gli album (tranne forse Up) da quelli vecchissimi a quelli recentissimi, addirittura fanno una versione acustica di “Let me in” da Monster, album dal quale hanno performato diverse canzoni, insomma un delirio, una pazzia collettiva, amore cosmico esplosivo dentro di me, felicità, emozione, tutto quello che si può immaginare, c’era, lì, quella sera.
Non mi vengono parole per descrivere il coinvolgimento e il trasporto che dà sentire tutta l’Arena cantare i pezzi classici “Losing my religion, Dive e Man on the Moon”, tremava il pavimento, vibrava l’aria, si fermava il tempo.

Stipe

Band in azione

Stipe


Mills sulle gradinate

Bello, bello , bello!
Due ore intense e bellissime, un po’ scomode, noi mezzi in piedi, mezzi seduti, infreddoliti, ma esaltati e felici.
Da rifare, ogni volta che ce ne sarà l’occasione!
Termino qui, annotando un traffico terribile ed una coda interminabile per ritrovare l’autostrada, viaggio di ritorno molto più tranquillo, la mia vista notturna è un po’ deficitaria, in più aggiungetevi la pioggia battente (per fortuna ha aspettato la fine del concerto) e una sana stanchezza e tirate le somme.
Il bello è stato scoprire che ci avevano rubato il casello di uscita, per fortuna l’avevano solo spostato più avanti! Così ho fatto pure l’esperienza del pagamento self-service, non c’era personale, un cartello avvertiva “Stazione ad alto grado di tecnologia” … ma pensa te cosa non si fa per risparmiare eh?

Le foto son quel che sono… meglio di così ,purtroppo, non ho potuto fare, la distanza era ragguardevole! (cliccare sulle immagini per ingrandirle, come al solito.)

20 luglio 2008

Frida Kalho




Moses

Resoconto settimanale

Proviamo a scrivere qualcosa?
Ma si dai!
Un bel sabato è passato, con la visita dei compari che ci hanno rallegrato la serata, Francesca sta molto bene con loro (come un po' con tutti bisogna dirlo), è stato proprio uno spasso vederli giocare con lei questi due bei futuri sposi, dolci e simpatici.
La settimana è stata bella intensa, per fortuna il clima è stato abbastanza clemente, infatti è stato soleggiato ma non soffocante.
Martedì (mi sembra) siamo andati in gita nel padovano a sbrigare incombenze assicurative e a trovare la mia dolce suocera Polly di ritorno da una vacanzina in Turchia.
E' stata davvero una bella scampagnata!
L'Infanta ha fatto impazzire la piccola Maya, la cagnolina di Polly, correndole dietro per tutta casa, questo mini-cane fuggiva terrorizzato alla vista del mini essere umano a quattro zampe!
Chissà, forse un po' per gelosia, un po' per vera paura, fatto sta che non hanno legato, in compenso le abbiamo fatto le coccole noi (anche il Generale, incredibile, visto che è leggermente insofferente ai quadrupedi canini)...


Maya

Trascorsa la serata tra piacevoli chiacchere anche con il cognatino Michele, abbiamo ereditato un libro da leggere: Il Guerriero di Pace, il Generale lo sta quasi finendo e sta apprezzando molto, vi dirò se riuscirò a leggerlo pure io prima o poi!
Se siete interessati intanto potete leggervi la recensione fatta dal suddetto cognatino che è molto più bravo di me in questo genere di cose... recensione

E' giunto poi il fatidico giovedì, il Generale ed io siamo andati in ospedale a togliere il ferro dal piede infortunato.
Il mio nervosismo cronico dovuto, in parte, alla alzataccia non è stato il massimo per affrontare questo solenne e difficile momento, ma per fortuna poi mi è passato ed ho doverosamente assistito il mio amorevole marito nel momento della sofferenza.
Una volta entrati nell'ambulatorio il sorriso di entrambi si è allargato.
Il Generale ha sorriso perchè il medico in questione era lo stesso che lo aveva operato (finalmente!), io perchè questo distinto signore assomiglia molto al sig. Antonio Banderas e per una donna scusate se ho detto niente!!!
Insomma tutto bene finchè non arriva il momento dell'estrazione... Povero amore mio!
Le smorfie di dolore dipinte sul suo volto sono state molto eloquenti, io al posto suo avrei certamente pianto e una piccola imprecazione l'avrei fatta, anche se c'era Banderas che mi toglieva il ferraccio!
Beh, alla fine è passato tutto ed ora il mio amore zoppica felicemente appoggiando finalmente il piedone, che fa moltissimo Dr. House!

Ieri ho avuto un fischio costante all'orecchio destro, fastidiosissimo, non lo auguro a nessuno, che mi ha reso piuttosto imbecille per tutto il giorno, meno male che è passato, non avrei retto alla pazzia se fosse continuato, anche perchè direi che sarebbe stato quanto meno il sintomo di una otite in arrivo [chissà cosa ne direbbe il sig. Tomatis...], il che non sarebbe stato per nulla gradito dato che lunedì c'è l'ultimo concerto della stagione estiva: i miei adoratissimi REM!!!!
Guiderò io in persona fino all'Arena di Verona per vederli... vi immaginate le risate?
Preparatevi per la cronaca dell'avventura persumibilmente per martedì... ha ha ha!
Stavolta mi porto la macchina fotografica nella speranza di immortalare per bene soprattutto Mr. Stipe, il cantante, che io adoro in modo strabiliante.

Domani torniamo dalla nonna Polly ed andiamo anche a trovare Pietro, il nuovo nato dei nostri cugini acquisiti, non vedo l'ora di vederlo!
Auguro a tutti un buon weekend, riposatevi se potete!

14 luglio 2008

Loreena McKennitt live


Loreena McKennitt

Sabato 12 Luglio 2008, Udine.
Data e luogo di un evento straordinario, il mio primo concerto di Loreena McKennitt, non sarà di sicuro l'ultimo a cui andrò.
Una voce semplicemente splendida, un angelo che ha deciso di allietarci con la sua musica, ci fa passare due ore da sogno in un'atmosfera inusuale, quasi meditativa.
Il contesto dove si è svolto l'evento era magico di per sè e ben si sposava con il tipo di musica (folk, celtica) era infatti l'esterno del castello di Udine, magnificamente curato e suggestivo e ne propongo qui alcune immagini.


L'entrata affacciata sulla piazza

Il prato dove si è svolto il concerto


Il porticato interno

Avendo purtroppo lasciato a casa il mio potente mezzo fotografico devo affidarmi ad Internet...
La nostra avventura parte alle 17.00 circa dopo aver riunito l'allegra combriccola composta da: il mio papà ed io, Denis (lo zio) e la dolcissima moglie Manuela, Cristian (la Creatura), Stefano e Sonia a me sconosciuti ma con cui sono entrata in sintonia pressochè immediata.
Saliti in due macchine, una per gli uomini con autista lo Zio ed una per le donne con autista la Creatura, ci avviamo verso la meta sotto un celo plumbeo e tonante, infatti qualche goccia ci ha accompagnato fino a destinazione senza causare abbattimento di morale tra la truppa (tanto eravamo ampiamente equipaggiati per l'evenienza).
Una volta parcheggiato in uno spazio a righe blu dove i baldi maschi hanno pagato la sosta fino a lunedì mattina (in 4 non sono riusciti a leggere che si pagava fino alle 20 di sabato... ci avevo scommesso ed ho vinto!), ci avviamo alla vicina piazza dove cambiamo i biglietti e ci mettiamo in coda davanti al cancello su una salita che prelude all'entrata vera e propria.
A questo punto la gente inizia ad ammassarsi, l'aria si rarefa e il nervosismo monta... infatti diverse autovetture devono passare per il suddetto antro facendo spostare la masnada fino a schiacciarsi come acciughine sott'olio, finchè non ce l'hanno più fatta a sopportare così il gregge ha rotto gli indugi ed è penetrato nello spazio off-limits.
Ecco che assistiamo a scene moralmente tristi sullo staff addetto che bestemmia allegramente e alla folla infuriata che non ne vuol sapere di tornare indietro, la scena madre è stata quella di un "povero" signore che era là dalle 17 per essere il primo e si è trovato davanti 100 persone, a quel punto eravamo pronti a veder volare denti e sangue, invece tutto si è placato con il ritorno del popolo dietro al cancello, con immensi sforzi della security.
Il clima così si è un po' rovinato, ma alla vista della micidiale scalinata che portava al prato del concerto abbiamo iniziato le scommesse su chi poteva schiattare per primo e tutto si è ridimensionato nella sfera della serenità e della gaiezza.
Felicità effettivamente scemata al momento della impervia salita... 100 e rotti scalini di una pendenza assurda che ci hanno sfiancato!
Alla fine però siamo arrivati in cima e ci siamo piazzati abbastanza vicini e centrali al palco, almeno, per me era la prima volta che ad un concerto sono così vicina all'artista, non amo infatti sgomitare per accaparrarmi posti pregiati, preferisco la vita.
Dato l'orario, ormai le 20 passate, si fa sentire forte il brontolio allo stomaco, la fame è alle porte, ma io tutta fiera mi ero portata via i panini nella mia capiente borsa frigo, li avevo persino messi sottovuoto così rimanevano belli freschi e fragranti, vado così alla ricerca della magica busta, quando scoppia il dramma.
Apro il sottile, troppo sottile pacchetto e mi trovo tra le mani ... 4 succulente fettine di petto di pollo, crudo.
Avevo sbagliato busta.
Tragedia, disperazione, vergogna, delusione, ma sopratutto rabbia.
Attonita e stordita dall'evenienza comunico ai compagni di avventura la mia gaffe scatenando una ovvia ilarità, ma per fortuna la Creatura ha rimediato andando a prendere dei panini nello stand vicino, che grande uomo! Mi ha salvato con un panino al salame! Si è conquistato la mia eterna riconoscenza!
Per il resto ero fornita anche di dolcetti che mi hanno risollevato un po' dalla figuraccia.
Nel frattempo di tutto questo trambusto il tempo si è messo a fare le bizze, così abbiamo aperto gli ombrelli ed indossato le giacche durante il banchetto.
Tutto sarebbe stato praticamente perfetto se non fosse stato per gli spettatori in fronte e di fianco a noi che ... puzzavano da morire!
Grazie a Dio eravamo fuori e un po' l'aria che girava di qua e di là non siamo morti di asfissia, ma credetemi è stata una bella prova.
Arriva finalmente il momento fatidico, l'annuncio dell'inizio dello spettacolo.
Sul piccolo palco sale Lei, magnifica, leggera, decisamente elfica.
La musica ci pervade e la sua voce calda, fluida, dolce e possente allo stesso tempo riempie la notte.
Una carrellata di canzoni e musiche celestiali mi porta fuori dal tempo e dallo spazio, soffoco a stento la commozione e mi pervade una felice malinconia, come se quei suoni mi parlassero di un luogo a cui appartengo ma che non ho ancora visto e che mi chiama prepotentemente.
Non è facile descrivere essattamente le sensazioni vissute, resta il dolce ricordo di quegli straordinari musicisti che la accompagnavano in un crescendo di armonie apparentemente dissonanti ed in contrasto, ma tutto si fondeva nella Sua voce e nel ritmo travolgente della musica che rende ogni cultura ed ogni angolo del mondo fratelli e uguali.
Nove musicisti sul palco con Loreena, tutti pressochè polistrumentisti, lei compresa.
Ho visto aggeggi incredibili e sconosciuti suonare, vibrare, battere insieme, tra le mani di questi maestri, tutti perfetti, ognuno eccezionale ma tutti al servizio del gruppo e dello strumento più meraviglioso, la voce umana.


Come tutte le cose belle anche questa è finita, ma mi ha lasciato dentro sensazioni da ricordare il più a lungo possibile, emozioni difficili da ritrovare in un comune concerto.
Un ringraziamento particolare va allo Zio che mi ha invitato, al papà che mi ha accompagnato al posto del Generale infortunato, alla Creatura che mi ha traportato e nutrito, e a tutti i compagni di viaggio, ovviamente grazie a Loreena.
Come saluto ecco una delle canzoni più belle Dante's prayer e di seguito i link alla pagina di Wikipedia dedicata aLoreena McKennitt ed il suo sito ufficiale per chi volesse ulteriori dettagli su questa splendida artista.

Loreena su Wikipedia

Quinlan Road - Sito ufficiale Loreena McKennitt

10 luglio 2008

Bici

Giusto per tornare alle cronache quotidiane come si può ben notare le serate sono ancora piuttosto difficili.
Nonostante le levate mattutine si stiano spostando ad orari più umani, le giornate sono sempre più intense e le nottate pure, il più delle volte.
Ma sopravviveremo anche a questo!
Tanto per gradire ora abbiamo aggiunto alle attività quotidiane il giro in bici.
Favoloso, da tempo immemore non viaggiavo col velocipede, e bisogna ammettere che ha il suo fascino, il mondo circostante riassume contorni a misura di uomo, anche se ti fa male il deretano e ti scoppiano i quadricipiti non allenati.
L'Infanta dal canto suo apprezza il paesaggio naturalistico, ma ancor di più gode nel veder passare le moto, velocissime e rumorosissime, seguendole con scatti e giramenti di crapa a 180 gradi, poi inevitabilmente quando apprezza troppo si addormenta.
Mi dovrò dotare di cuscino perchè si è formato un piccolo ematoma alla rotonda guancia a suon di ciondolate sul maniglione del seggiolino.
Le mie letture vanno a rilentissim,o però ho finito la mitica Rivergination della Litizzetto!
Mi metterò i tomi in bagno, magari così riesco ad andare avanti ... cosa volete farci, è la magia della tazza, l'unico angolo davvero tuo, in quel momento!
Altri aggiornamenti rilevanti non ce ne sono, la classifica del Concorso del Gesso è in via di composizione (il Generale è indeciso e io ho troppo poco tempo), per il resto mi sto prodigando in cucina, dove sto sperimentando vari tipi di ripieni per i pomodori, tutti ottimi direi!
Adesso è meglio chiudere e andare a nanna perchè si sa... domani è un altro giorno!

Un altro no... no grazie

Eh si, è un mondo difficile... felicità a momenti e futuro incerto, diceva una canzone che ho detestato per tutta quell'estate in cui suonava di continuo stordendomi le orecchie ed il cervello, eppure a volte è un briciolo di verità nella nostra vita.
I momenti personali si riducono a brevi, infinitesimali, spicchi di luce in una eterna notte buia e tempestosa.
Ma no dai, su, su ... non facciamone un dramma!
Si, non lo faccio il dramma però...
Ho fatto un piccolo bilancio delle nostre vite, che detta così sembra chissà quale analisi, invece è solo una specie di conta dei no detti in una giornata alla mia piccola peste...
Ma ci pensate? Veniamo al mondo e tutti ci adorano (normalmente dico, nelle famiglie di oggi), promettiamo mari e monti ai nostri figli, li incoraggiamo a fare progressi e proprio quando iniziano a farli ... tarpiamo loro le piccole ali che stanno spiegando al cielo.
Buffo quanto si desideri veder acquistare mobilità autonoma al proprio frugoletto (pensando inconsciamente forse di guadagnarne un po' anche per noi) ed invece quando iniziano a muoversi, ecco il disastro che si apre ai nostri occhi.
Bave ovunque che necessitano di pulizia quotidiana (a volte anche più di una volta al giorno), soprammobili in pericolo, stereo in bilico, televisione prossima alla distruzione, prese di corrente terribilmente in ogni dove da controllare, cibo sparso in varie parti del corpo a mò di maquillage, deiezioni continue da detergere con annesse piaghe, denti che sbucano, naso che inizia a produrre caccole ... tutto questo e molto di più è un essere umano che cresce.
Ma quanti, quanti no in un giorno si dicono adesso...  diventa il must della giornata, il lite motiv della tua nuova vita. Dire "no" per forgiare una nuova coscienza in un piccolo essere perfetto, la trovo una violenza subdola e gratuita.
D'altronde è inevitabile farlo, ogni secondo del giorno.
Non mi è venuto in mente proprio altro modo per cercare di contrastare le sue volontà pressochè distruttive, in quanto non ancora padrona della sua immane forza.
Come se lei capisse cosa vuol dire questa acciderbola di sillaba.
Per farti il verso ride a tutta gengiva e mena la testa di qua e di la mimando il tuo no.
Dissacrante.
Come ti difendi dall'amore?
Non puoi.
Ami e basta.
Basta dire di no, per favore.

5 luglio 2008

Joan Mirò



The Waggon Tracks

A volte ritornano

Pensavate forse di esservi sbarazzati delle mie stupidaggini???
Ebbene no!
Ritorno sempre, anche dopo una settimana infernale senza respiro... sono qua che non vedo l'ora di raccontarvi le mie inezie quotidiane!

Il caldo è soffocante nonsostante mi sia messa d'impegno a lavare vetri e terrazzo (di solito piove dopo questo rito), per fortuna esistono i condizionatori.

Il Generale giovedì ha tolto il gesso, presto avrete la classifica dei vincitori del concorso e vedrete tutte le opere che sono state impresse per sempre sull'apparecchio che conserviamo gelosamente.
La sera prima della rimozione io mi sono sfogata e in un raptus di follia (poco riuscito peraltro) ho coperto ogni spazio bianco rimanente con ghirigori insensati... immagino la faccia di chi ha tagliato via il tutto...
Il mio amore ora ha un piedone livido e la caviglia gonfi, è preoccupato e dolorante, la degenza si allungherà, ma mi ha promesso che se non andiamo in ferie a settembre magari mi porta alle Maldive per Natale (son già qua che prego per l'avverarsi dell'ipotesi pazzesca) l'importante adesso è che guarsica bene e in fretta.

Ho raccolto chili di materiale da leggere su di tutto un po' e non so proprio quando e come riuscirò a venirne a capo, ma visto che oggi pomeriggio mi disperavo perchè non sapevo davvero come sopravvivere senza i miei spazi, qualcuno lassù ha avuto pena di me, e mi ha regalato subito una serata "normale" in cui potermi svagare, ergo quindi che riuscirò presto o tardi in ogni intento.
Per onor di cronaca non mi sono presentata per motivi vari ed eventuali:
- Infanta col mal di denti che ha perso i ritmi di sonno-veglia,
- stanchezza,
- festa di compleanno,
- party AMC.
Andando in ordine: la piccola Fran ci ha un po' fatto penare, ma poverina quella a soffrire è stata lei, i dentini che sbucano la rendono nervosa, insonne alle consuete ore notturne mentre di giorno è un ghiro e non la svegli neppure con le cannonate. Di conseguenza mezze notti in bianco per tutti con stanchezza giornaliera infinita, nervosismo diffuso e tempo per le mie cose zero!
La situazione è davvero precipitata in poco tempo, speriamo che ora vada meglio, già se sono qui a scrivere è un buon segno (ma non parliamo troppo forte).
Sapete, è una sciocchezza, ma da quando ho iniziato il puzzle dell'inferno (versione formichiera di Vettori) si è come scoperchiato un vaso di Pandora... ho potuto terminare solo la cornice, perchè da lì in poi sono scoppiati tutti i casini pensabili, e ogni volta che lo ritiro fuori succede qualcosa, quindi per scaramanzia lo lascio lì a marcire sul cartone per un po'. Ben gli sta, purga!

Poi abbiamo festeggiato il mio compleanno, è stata una serata magnifica, si è riunito il Kaltaclan con annessi i miei adorati cognatini (li annovero nel clan pure loro, ormai è un diritto acquisito anche se in realtà sono ancora "abusivi") e ne è venuta fuori una riunione memorabile.
Io ho lavorato come una matta tutto il giorno per preparare i dolci, purtroppo anche lì ho avuto qualche inconveniente, del tipo che mi si è devastata una base di pasta frolla allora sono corsa al minimarket del paese (erano le 17 passate...) e chiedendo la frolla mi son trovata a casa con la sfoglia... no comment!
In ogni caso il risultato è stato buono comunque e queste sono le foto che lo dimostrano (ihihihih)



Ho ricevuto un sacco di bei regali, in ordine di apparizione (tolti quelli che già sapete dei giorni scorsi):
un magnifico puzzle che troverà un posto d'onore: il sacro soggiorno,
una t-shirt (purtroppo) nera, ma mi sforzerò di metterla lo stesso perchè è proprio bella,
il libro Rivergination della Litizzetto che mi fa passare dei divertentissimi minuti sulla tazza (gli unici momenti liberi che ho avuto fino ad ora... almeno là vado per ridere!!!) + 2 libri di favole da leggere all'Imperatrice,
un completo di ciabattine infradito + telo mare abbinato con soggetto Puffetta (dolcissima), fantastico, oltre che bello, mi servivano tantissimo le ciabattine x casa e in più sono comode!
Soldini che fan sempre un gran bene.
Niente male no?

Ritornando per un attimo al Kaltaclan... l'ho battezzato così il gruppo dei miei parenti più stretti, quelli che non mancano mai, quelli che anche se non li senti per un tot l'affetto reciproco non scema mai, quelli che non sono mai e poi mai invadenti o inopportuni, sono quelli con cui stai Bene, sempre.
Mancavano degli elementi, ma sono perdonati, come fai a non perdonare le persone straordinarie che ami?
Così è passata una felice serata in allegria, con la mia tribù, il mio clan, con quelli che sento che mi appartengono e che mi accettano davvero, qualunque cosa faccio, in ogni momento.
Vi amo. Tutti.


Mercoledì c'è stata la serata AMC e anche lì trovi le persone che ti vogliono davvero bene!
C'era la mia cognatina adorata con la sua mamma, la mia mamy, la mia comare spirituale Monica e la mia eterna amica Elena, assente giustificata la mia comare effettiva Denise causa compleanno materno (perdonata!).
La dimostrazione è stata leggera e sfiziosa, il tipo è uno giusto e abbiamo cucinato allegramente patate fritte, lesse, alla piastra, pasta al ragù e mele cotte ripiene di uvetta e pinoli... sì insomma valeva la pena di esserci sia per la compagnia sia per il buon cibo!
In più ho fatto uno squisito rotolo di pan di spagna farcito con la marmellata, era la prima volta che lo facevo, ma il risultato rimarrà memorabile, buonissimissimo!

Ora forse è meglio che concluda... l'ora è tarda e domani è un altro giorno... in più questo fine settimana mi toccano anche le scale condominiali e il misterioso innaffio del giardino... mah come farò??? Non si sa.

Baci a tutti!