10 luglio 2008

Un altro no... no grazie

Eh si, è un mondo difficile... felicità a momenti e futuro incerto, diceva una canzone che ho detestato per tutta quell'estate in cui suonava di continuo stordendomi le orecchie ed il cervello, eppure a volte è un briciolo di verità nella nostra vita.
I momenti personali si riducono a brevi, infinitesimali, spicchi di luce in una eterna notte buia e tempestosa.
Ma no dai, su, su ... non facciamone un dramma!
Si, non lo faccio il dramma però...
Ho fatto un piccolo bilancio delle nostre vite, che detta così sembra chissà quale analisi, invece è solo una specie di conta dei no detti in una giornata alla mia piccola peste...
Ma ci pensate? Veniamo al mondo e tutti ci adorano (normalmente dico, nelle famiglie di oggi), promettiamo mari e monti ai nostri figli, li incoraggiamo a fare progressi e proprio quando iniziano a farli ... tarpiamo loro le piccole ali che stanno spiegando al cielo.
Buffo quanto si desideri veder acquistare mobilità autonoma al proprio frugoletto (pensando inconsciamente forse di guadagnarne un po' anche per noi) ed invece quando iniziano a muoversi, ecco il disastro che si apre ai nostri occhi.
Bave ovunque che necessitano di pulizia quotidiana (a volte anche più di una volta al giorno), soprammobili in pericolo, stereo in bilico, televisione prossima alla distruzione, prese di corrente terribilmente in ogni dove da controllare, cibo sparso in varie parti del corpo a mò di maquillage, deiezioni continue da detergere con annesse piaghe, denti che sbucano, naso che inizia a produrre caccole ... tutto questo e molto di più è un essere umano che cresce.
Ma quanti, quanti no in un giorno si dicono adesso...  diventa il must della giornata, il lite motiv della tua nuova vita. Dire "no" per forgiare una nuova coscienza in un piccolo essere perfetto, la trovo una violenza subdola e gratuita.
D'altronde è inevitabile farlo, ogni secondo del giorno.
Non mi è venuto in mente proprio altro modo per cercare di contrastare le sue volontà pressochè distruttive, in quanto non ancora padrona della sua immane forza.
Come se lei capisse cosa vuol dire questa acciderbola di sillaba.
Per farti il verso ride a tutta gengiva e mena la testa di qua e di la mimando il tuo no.
Dissacrante.
Come ti difendi dall'amore?
Non puoi.
Ami e basta.
Basta dire di no, per favore.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

perchè difendersi dall'amore?non siamo certo nati con amore? e di cosa viviamo se non per l'amore?e perchè rimaniamo assieme una vita se non per amore?e perchè facciamo figli se non per amore?l'amore muove l'energia vitale e non del mondo intero,non penso alla negatività,penso piuttosto che anche la più malvagia della persona,abbia amore da dare e sopratutto da ricevere....pensiamo a chi uccide,a chi fa guerre al mondo intero e sopratutto crea sofferenza a popoli solo per interessi personali o nazionali,pensiamo di quanto amore avrebbe bisogno questa persona,è difficile metterla cosi,ma è la verità,quella persona, quell'assassino,quel violentatore,quel pedofilo,ha bisogno di tanto amore....non mi sento San Francesco,ma penso che l'amore possa risolvere gran parte dei nostri problemi umani.....chi non si è sentito amato nella propria infanzia, è certo che non si sente capace di amare....forse inconsapevole di ciò,ma è cosi e non lo dico io..l'amore muove il mondo!!!
Sto vivendo anch'io, in modo quasi parallelo,con mio nipote, ciò che stai facendo tu con la tua bellissima Francy, e condivido quanto scrivi,la cosa che più sto osservando ora, e che non mi piace,perchè per forza di cose sta modificando in parte la pura innocenza di un bimbo, è il condizionamento, NON far ciò, attendo a quell'altro, e già il magnifico spontaneo sorriso comincia spegnersi nel suo piccolo volto...mi si stringe il cuore....è la vita si dice, ma quanto sarebbe magnifico, stupendo,lasciarli semplicemente FARE, AGIRE,con il loro istinto puro, invece ahimè, ben presto avremo bimbi che conosceranno il NO, che non sarà più permesso loro di fare una gran parte di cose che ora innocentemente fanno,mi si stringe il cuore quando,anche se dolcemente, si iniziano a sgridare...perchè poi ? perchè non fanno ciò che NOI vogliamo...ma se li lasci fare crescono maleducati, ripetiamo noi "grandi".....ma quanto abbiamo bisogno di imparare da loro...ma quanto bisogno abbiamo NOI "grandi" di diventare bambini...ci crediamo adulti per il semplice fatto di averli fatti,
quando invece è un'opera DIVINA, è solo un grande regalo, e tale NON sarà MAI NOSTRO......!!!!!!!!!
questo lo comprendiamo solo quando ci accorgiamo che il bimbo, la bimba, è cresciuto, e ci chiediamo, ma cosa mi sono perso???
va beh dai basta,potrei scrivere all'infinito...ma poi divento anche triste, e non mi piaccio triste...sono già vecchio, pensa anche se triste...un abbraccio, e goditi la tua Francy, godila e basta, non chiederti MAI nulla, LASCIA SEMPLICEMENTE CHE SIA, diceva OSHO, lascia che sia....succede tutto da solo, non serve far nulla...
PS: Michele, te lo ricordi, quello che frequentava il pensatoio,quel ragazzo che ho assistito.....beh è diventato padre di un bellissimo bambino CARLO...ed è semplicemente FELICE, sopratutto perchè pensava di non poter procreare, invece Dio ci ha pensato a farlo felice......!!! e io lo sono con lui !!!
Ti abbraccio in divina amicizia, quella di sempre, e a domani
tuo zio

Anonimo ha detto...

ci tengo a trascriverti ciò che Kahlil Gibran ha detto ad Almira quando gli ha chiesto: Maestro parlaci dei figli:

E una donna che reggeva un bambino al seno disse:
Parlaci dei Figli.
E lui disse:
I vostri figli non sono figli vostri.
Sono figli e figlie della sete che la vita ha di sé stessa.
Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi,
E benché vivano con voi non vi appartengono.

Potete donare loro amore ma non i vostri pensieri:
Essi hanno i loro pensieri.
Potete offrire rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime:
Esse abitano la casa del domani, che non vi sarà concesso visitare neppure in sogno.
Potete tentare di essere simili a loro, ma non farvi simili a voi:
La vita procede e non s'attarda sul passato.
Voi site gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccate in avanti.
L'Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell'infinito, e vi tende con forza affinché le sue frecce vadano rapide e lontane.
Affidatevi con gioia alla mano dell'Arciere;
Poiché come ama il volo della freccia così ama la fermezza dell'arco.

E' semplicemente bellissima questa descrizione, ma altrettanto difficile da praticare....

zio, ora triste

Anonimo ha detto...

L'amore non dà nulla all'infuori di sé, né prende nulla se non da se stesso.
L'amore non possiede né vuol essere posseduto perché l'amore basta all'amore.
(K. Gibran - il Profeta)