28 luglio 2008

Pazza I(k)dea

Il Generale nell’ultima settimana ha fatto passi da gigante, nel vero senso della parola, tant’è che oggi è andato al lavoro per la gioia di tutti i capi e colleghi, a posteriori devo ammettere che è stato un mezzo sollievo anche per me.
Nonostante mi desse una grande mano con l’Infanta e mi tenesse compagnia, oggi che non c’era sono riuscita a fare molte più cose (inspiegabilmente!), certo mi sono sentita un po’ sola, ma ero molto più determinata e meglio organizzata, addirittura più paziente con l‘Imperatrice.
Probabilmente questo deriva dal fatto che siamo a casa tutti assieme solo quando è festa, quindi in quei giorni mi concedo molta più scioltezza nelle faccende domestiche, al punto di tralasciarle per poter meglio godere del sollazzo in felice compagnia del mio amato.
Ora, due mesi di tale, inconsapevole, rilassatezza mi hanno un po’ paralizzato e la nostra casa ne ha davvero risentito, ma oggi con grande energia ho rimesso a posto molto, certo non tutto, mica sono wonder-woman!
Poi bisogna dire una piccola e sconvolgente verità … l’uomo è nato per creare disordine dove la donna mette a posto!
Soprattutto in bagno.
Già lo sapevo, ma negli ultimi tempi dentro di me l’ho ribattezzato “uomo-tsunami” dalla quantità di acqua che è in grado di spargere e schizzare in tutto il bagno.
Ma tralasciamo queste pochezze, infondo sono cose a cui si può rimediare.

Ieri era domenica, quindi il tradizionale giorno per stare in famiglia, infatti a pranzo ci precipitiamo dai miei a gustare un ottimo vitello tonnato ed altre delizie preparate magistralmente dalla mia fenomenale mamma.
Il lauto banchetto ovviamente riempie lo stomaco e ottunde la mente, come è giusto che sia, specialmente con il caldo che si fa sentire in maniera prepotente in questi giorni.
Generalmente una volta mangiato e fatte due chiacchiere ci precipitiamo a casa a impigrirci e a spaparanzarci, invece ieri (nonostante, ripeto, il sonno atavico) io ed il Generale abbiamo avuto la malsanissima idea di portare i miei genitori in quel posto di perdizione chiamato IKEA.
Essendo fine luglio ho pensato che la maggior parte della popolazione peninsulare fosse andata al mare, o in montagna, a godere un po’ della natura, del sole e di un po’ di sano svago all’aria aperta, ma ovviamente mi sbagliavo e di grossissimo!
Il tragitto di andata l’ho percorso io, con una certa scioltezza, ormai sono padrona del mezzo e delle strade di quella zona … non fosse che hanno cambiato tutto e hanno messo dei cartelli invisibili!!!
Sì perché delle tavolette minuscole ad ogni svariato Kilometro, e soprattutto NON negli incroci essenziali, non si possono chiamare segnaletica e nemmeno pubblicità, penso infatti che l’abbiano fatto per pagare meno tasse possibili, privandomi così però di ogni riferimento.
Sta di fatto che sono arrivata all’imboccatura dell’autostrada, una via senza scampo.
Allegre imprecazioni hanno pervaso l’abitacolo, così il Generale scende dal mezzo, si consulta con il suocero e prende in mano la situazione, o meglio il volante.
Una fortunosa retromarcia ci salva e poi via, alla ricerca dell’entrata perduta.
Finalmente dopo giri pazzeschi e con un personaggio che ci ha tagliato la strada (convintissimo, ma in contromano!!!) giungiamo all’agognata zona commerciale.
In coda per il parcheggio, pessimo inizio.
Una volta riusciti ad entrare non potevo credere ai miei occhi, non saprei enumerarvi il numero sconsiderato di famiglie con bambini piccoli in passeggino e le donne incinta che ho visto là dentro.
Il risultato è stato pessimo, abbiamo girato tutto il capannone tra gente che puzzava ed aria condizionata fortissima che mi han fatto venire un bel mal di testa, a passo d’uomo zoppo (a misura di Generale insomma eh eh eh).
Come ogni dannata volta è stata un’odissea e non potrò mai scusarmi abbastanza con i miei poveri “vecchi” per il disagio che ho provocato a loro e al mio fratellone, che tentava di sdraiarsi su ogni divano dell’esposizione, e come ogni volta abbiamo comprato qualcosa.
Stavolta è stato (fra le altre cose, ovviamente) un tunnel azzurro a molla, lungo circa un metro e ottanta con cui l’Infanta ed il Generale si divertono tantissimo!
Almeno a qualcosa è servito.



Ecco il comico Paolo Migone che esprime a meraviglia una domenica all'Ikea...

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