11 marzo 2008

Eterno Presente

Josephine Wall - princess of light

Una delle cose più difficili e positive che possa fare l'essere umano è vivere nel presente.
E' un concetto ribadito da tutte le culture, pensieri filosofici e religioni di ogni tempo, dal cristianesimo allo yoga allo zen.
Il passato è andato e non si può nè cambiare nè far ritornare, il futuro non è ancora accaduto; crogiolarci in questo o quello è solo un totale dispendio di energie che porta a pensieri mortali per la nostra sopravvivenza.
Pensare costantemente con consapevolezza all'attimo che stiamo vivendo è la strada della "realizzazione" insieme al Perdono e all'Amore incondizionato.
Che facile esporre parole... che difficile applicarle nella realtà!!!

Non passa infatti istante che la mia mente non vada a pescare qualcosa nel passato: ricordi, situazioni, emozioni, sentimenti... il tutto condito da un costante giudizio su ogni singola cosa.
MORTALE!

Il nuovo atteggiamento che sto cercando di impormi è:
- per un pensiero del passato: bello o brutto che sia stato è andato, è andata così, non giudicare, non giudicarTi, non lo puoi cambiare, se hai imparato qualcosa da questo bene, altrimenti lascia stare, il suo senso è stato in quel momento;
- per un pensiero sul futuro: piantala di pensare male! Finiscila di avvilirti per cose che devono ancora accadere! Non farti filmini! Stai perdendo tempo, lo stai sottraendo a Te alla tua vita alla tua Famiglia.

La ricerca del pensiero perfetto (che sarà perfetto solo quando sparirà)


VIVI ORA E QUI

AMA SEMPRE

PERDONA CHIUNQUE


Chi ama non teme!
quanta strada da fare....

3 commenti:

Anonimo ha detto...

"Avete presente una palla?
Riuscite ad immaginare quando, giocando, la lanciate con forza a terra per farla rimbalzare in alto?
E quando tocca terra, che si schiaccia tutta e non pare neanche più una palla, ma una focaccia?
Sembra che rimanga distrutta dall'impatto, in quel momento. Ma in quel momento "giù", che è il suo massimo "giù", lei ha la sua massima forza ed in una reazione di esplosiva energia risale con forza molto più in alto del punto di lancio!
Anche la tua Vita fa così con te: ti schiaccia in basso per farti rimbalzare molto, molto, molto più in alto!"

DonPa
concerto di Scorzè

Nuvre ha detto...

Iniziare a perdonare il male arrecato a noi. Ma che male è? E' la collisione di opinioni, comportamenti diversi ed incapaci di giungere al compromesso reciproco? Questa è la vita. Questo non richiede perdono, chiede solo umana essenza, comprensione profonda dei nostri cedimenti individualistici che sulle note dell' IO ci impongono di non demordere. E' una questione di principio? Che si fotta anche il principio...

L'Amore vero è comprensione. E' interrogarsi sulle dinamiche emotive del prossimo. Il male innato non esiste, esistono solo le sofferenze passate e latenti, che spingono ad infliggere il proprio dolore agli altri, per sentirsi meno soli ed incompresi.

E se qualcosa, qualcuno ci arreca un danno grave, volontario? Che il Cristo possa allora insegnarci a difenderci. E che possa poi darci la forza di svegliare la vita, dove solo l'odio ha piantato radici.

Anonimo ha detto...

Per-Dono non è Justus-Facere (giustificare, far diventare giusto)!

Andare in collisione con gli altri
con azioni e continuare a permettere il fluire della vita, ecco, questo richiede uno sforzo che può venire fatto solo Per-Dono, e proprio perché al male fisico non c'è davvero un rimedio tipo: "scusami, mi dispiace" e tutto va a posto o torna come prima.

Quando Pietro tagliò l'orecchio al soldato che veniva a imprigionare Kristo, Lui glielo riattaccò e rimproverò Pietro, non la guardia.

Questa è la difesa che Lui ci ha insegnato...

Morire pur di non offendere.

Non sono le collisioni tra opinioni (innocue, alla fine, perché spesso sono frutto di scontri tra ego e le sue emozioni, che sono le armi più taglienti che ha, ma che sono quasi sempre difficilmente veramente offensive) ma sono le azioni perpetrate quelle che richiedono l'uso di questa arma segreta che è il Per-Dono.

E visto che una delle condizioni indispensabili per l'esistenza della Vita è proprio la presenza dell'Amore (che non può avere né aggettivi né definizioni), non mi pare ci sia altro mezzo per conservarla se non il Per-Dono (nella visione ho'oponopono del cambiare il sogno D.Io, ovviamente, e perché questo sia veramente comprensibile).

Tre piccioni con una fava

(Questa è proprio emetica)