16 giugno 2008

1080 pensieri filosofici


1080 sono i pezzi che ho ricongiunto, erano dispersi in una scatola di cartone, ma la mia impazienza e bramosia non mi hanno fatto aspettare neppure un istante.
Ieri notte ho terminato il Purgatorio dantesco in versione "formichiera".
Credo che se avessi avuto per le mani queste opere mentre studiavo la divina commedia mi sarebbe risultata meno pesante, magari quasi divertente, di certo l'avrei guardata con altri occhi, perlomeno avrei sorriso pensando al Poeta in versione fumettistica e scommetto che avrei ricordato a meraviglia i nomi dei vari dannati e le massime più famose, dato che sono indicate nei disegni.
Ma così non è stato, l'acqua è passata sotto i ponti ed ora ho deciso di farmi la collezione completa dei puzzle in questione acquistando Paradiso ed Inferno, magari un domani saranno utili all'Infanta, tanto non credo che aboliranno lo studio del manoscritto in questione per i prossimi 1000 anni a venire...
Comporre un puzzle è per me un'azione meditativa profondissima.
Vado come in trance e non penso effettivamente al disegno o agli incastri, se non nei primi minuti, ma mi perdo nei pensieri più profondi e in quelli più lievi.
Per esempio: nella mia mente bacata irrompono jingles pubblicitari e sigle dei cartoni animati anche se c'è il perfetto silenzio della notte che ovatta le mie orecchie (nelle quali c'è comunque un costante acuto ronzio), questo dimostra quanto siano devastanti questi trucchetti pubblicitari per una che, come me, ha una memoria sonora...
Oppure, nei momenti di massima concentrazione penso all'universo, a cosa ci faccio qui, a Dio, all'anima, alle varie esperienze passate in questi campi... è bellissimo, peccato ne esca sempre più confusa di come ho cominciato.
Però il puzzle avanza spedito e ... ahimè ... finisce.
Beh, uno dei sillogismi delle sere scorse è stato:
Tutto è uno - Io sono Dio - tutto è Dio - se mi arrabbio con qualcuno me la prendo con me stessa - non è conveniente fare del male agli altri.
Poi c'è una discussione recente sul fatto che non tutti gli esseri viventi qui presenti abbiano o meno un anima... non me la sento di giudicare se un altro ha un anima o no, magari non lo dimostra, è solo addormentato ... non posso dire che non ha un'anima, tanto se, alla fine, non c'è distinzione tra quello che definisco io e l'altro il problema non si pone! Anche l'anima è una e quindi fine della fiera no?
Però quello che mi punge di più in questi ultimi giorni: potremmo essere qui perchè D-io ha scelto di sperimentare sè stesso...
E io sto qua a rompermi i gigioni tutte ste vite perchè non avevo di meglio da fare prima???
Non potevo bearmi tranquillamente nel nulla della mia coscienza cosmica???
Evidentemente no... ed ecco che però ho appena avuto un'intuizione folgorante...
Il tempo non esiste... mannaggia! Allora posso ancora bearmi, basta focalizzare il mio stato di coscienza sul momento appena precedente al disastro!
Qualcuno ha un sintonizzatore???
Chiamate la neuro!
Fare i puzzle è così dannoso???

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