11 febbraio 2008

Repetita Juvant ?



Stasera sono uscita per parcheggiare l’immondizia in terrazza (troppa fatica portarla giù nel cassonetto!!!) e nel gelo pungente ecco che mi si apre la vista su un cielo scuro tutto puntato di stelle brillanti e laggiù, a ovest, una falce di luna aranciata, tutta coricata su una gobba, che somigliava in tutto e per tutto al sorriso smagliante dello Stregatto di Alice nel paese delle meraviglie…

E’ proprio la sintesi di questa giornata …
Il destino mi sorride beffardo ancora una volta.
Pare che il mio proposito di fare la beata mamma casalinga non si avvererà mai!
Il lavoro viene a prendermi anche a casa… già, in mattinata una telefonata sibillina e nel tardo pomeriggio la visita di quella persona che conosci bene…
(e per parlare ti fa bruciare anche il risotto mannaggia!).

Eh sì, il vecchio posto di lavoro ti si ripropone, quello che hai tanto biasimato, quello che hai deprecato e che giuravi di non riprendere mai e poi mai!
Eppure è proprio in quell’ambiente che sono cresciuta, mi sono responsabilizzata e affermata nel mio piccolo, certo che ho sofferto, che ho lottato, ma in proporzione agli altri lavori non è stato certo il peggiore.
Sono sempre stata trattata dal mio capo come una figlia, il piccolo ufficio era una famiglia che si fidava di te e a te si affidava, dandoti tutta la libertà di agire e organizzarti come meglio potevi per risolvere ogni problema che capitava.

Allora non potevo capire, non ero pronta, non avevo avuto altre grosse esperienze alle spalle per valutare obbiettivamente le situazioni, ma oggi con una fortuna inaspettata il destino mi riporta prprio là dov’ero partita… Come rifiutare l’offerta?

Quando ricomincerò, se ce ne sarà occasione, farò buon viso a cattivo gioco, saprò dominare le piccole diatribe con “la vecchia di spade” e lascerò correre le piccole sviste degli altri, almeno questi sono i propositi di oggi, ma si sa… quando sarò lì sarò sempre la solita vecchia belva: ringhierò al mondo, ma farò tutto quello che mi chiedono, anche se sbufferò e mormorerò silenziose imprecazioni… perché è così che sono fatta al lavoro!

E così forse “repetita juvant” dice un vecchio proverbio latino: le cose ripetute possono giovare.


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