29 settembre 2008

Tra libri,faccende e questioni esistenziali

Tra le miriadi di cose da fare di oggi ho deciso di includere anche l’idea di scrivere un paio di righe qui… ed eccomi alla fine!
La giornata si preannuncia ancora lunga, ma nella mia testolina ho già in mente cosa fare e come, il tempo esiguo per portare a termine il tutto non è un problema, si farà e basta.
Quando la fortuna ti bacia e ti lascia dormire tranquillamente fino alle 11 di mattina è tuo dovere non questionare su nulla di quello che accade in seguito!
Abbiamo passato un bel fine settimana tra shopping e amici nuovi, sabato notte ho anche finito il libro in lettura, “Fuori da un evidente destino” del grande Faletti, credo che se un giorno avessi la possibilità e la fortuna di incontrarlo prima gli stringerei la mano facendogli i complimenti come tutti i fans, poi gli mollerei uno scoppellotto per come ha finito questo romanzo.
E’ stato bellissimissimo in realtà, anche se mi sono persa tra i numerosi nomi e personaggi (quando sono stranieri, soprattutto anglo/americani mi risulta difficile ricordarli… non so perchè) ho retto fino alla fine nella speranza di un finale “rosa”, invece mi ha lasciato con l’agro, non ho pianto per puro eccesso di stanchezza in quanto erano le 2 di notte e non stavo troppo bene, comunque vale la pena di leggerlo, specie se vi piacciono gli indiani (d’America).

Continua intanto tra me e me il dibattito sul cosa fare della mia vita… mi spiego: fare la comune donna-mamma-lavoratrice supersacrificando mia figlia, il mio Generale ed in parte me stessa, oppure optare per la versione mamma-casalinga-donna che per alcune è la disperazione e la fine della cosiddetta vita sociale.
A me la seconda versione piace molto, in questo periodo mi ci sono trovata bene, anche se mi manca la mia indipendenza economica, quindi mi faccio un po’ di scrupolo per le spese dedicate a me, quello che invece mi secca davvero è sentirmi limitata nel fare dei regali agli altri perché non dispongo di pecunia mia… ecco quello mi infastidisce proprio!
Cercherò di superare anche questo scoglio in un modo o nell’altro, perché infondo è più importante stare con l’Infanta e godere di ogni suo singolo respiro e progresso nella vita, sono attimi che non ritorneranno più e se io li spreco lontano da lei affidandola ai nonni o a un “nido” (rrrribrrrreeeezzzoooo) lo rimpiangerei per tutta l’esistenza!
Pensate che una mezz’ora fa l’ho vista distrutta, che nemmeno riusciva a stare in piedi, così l’ho portata a letto, ma lì si è rianimata di scatto, tutta felice di avermi tutta per lei, allora ho desistito, abbiamo giocato un po’ e poi mi sono messa a lavare i piatti… Lei si è infuriata e per puro dispetto è andata a rovistare tra le immondizie del bagno riportandomi fiera un dischetto di cotone che ho usato per struccarmi… Ma una volta tolto dalle sue manine è crollata a terra e ha preso sonno sdraiata tra i miei piedi, è di una tenerezza e una cocciutaggine infinita questa figlia meravigliosa!

Avrò, forse, un’altra vita per fare la carrierista, ma in quel caso nascerò uomo e sono sicura che avrò una vita più semplice con meno seghe mentali!
Detto ciò non mi resta che tornare alle mie faccende, ci si sente gente!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ti farò ascoltare qualcosa che ti scardinerà il 90% delle convinzioni che, me tapino, per colpa mia, hai ora; sarai economicamente indipendente e milionaria in qualche anno (a tua scelta: solo 20 o 40 anni, oppure 5 anni; dipenderà da te).

papi

Dyda ha detto...

evvai!
W il papi!
Ma... dovrò lavorare per diventare milionaria? No perchè in quel caso non è che mi vada molto a genio...
hihihihihi